POLITICA
Francesco Nardone si dimette da vicesegretario del PD
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“Il Partito Democratico avrebbe dovuto mettere al centro del dibattito politico, alla vigilia di un importante appuntamento elettorale, il tema della governance territoriale in un Mezzogiorno sempre più depauperato, affrontare le questioni dello sviluppo, della crisi del commercio e delle gravissime crisi aziendali e produttive, rilanciare con forza il tema del lavoro, la questione ambientale e dei rifiuti”.
Racchiude in poche righe, il vicesegretario del Partito Democratico sannita, Francesco Nardone, le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi dalla carica sino ad oggi ricoperta.
Una mancanza di contenuti e proposte convincenti, in sostanza, la causa principale del suo allontanamento dal partito che suona tuttavia come un déjà vu, qualcosa che, forse, era già nell’aria. Dopo aver infatti assistito nelle ultime settimane alla presentazione e ufficializzazione del movimento civico – politico “Sud, innovazione e legalità”, presieduto da Carmine Nardone e che vanta tra i suoi promotori il figlio Francesco, la posizione di quest’ultimo è apparsa, ai più, quantomeno discutibile.
Tra i silenzi, i no comment dei vertici del Partito Democratico arriva oggi la lettera di dimissioni, forse un po’ tardiva ma almeno chiarificatrice.
Si cominciano infatti a delineare strade parallele nel variegato sistema partitico del capoluogo, dove tutti sono in corsa verso un obiettivo primario ma non condiviso, le elezioni di maggio.