AMBIENTE
Ecosistema rischio 2010, Sannio in ginocchio
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Operazione fiumi di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, giunta alla sua ottava edizione, “focalizza – si legge nella presentazione della campagna – l’attenzione sul pericolo frane ed alluvioni. Nel nostro paese il rischio idrogeologico minaccia quasi il 70% dei comuni, un rischio naturale aggravato da scelte sconsiderate nella gestione del territorio e dei corsi d’acqua: l’eccessiva antropizzazione delle aree esposte a pericolo, l’abusivismo, l’alterazione delle dinamiche naturali dei fiumi, il disboscamento dei versanti montuosi, rendono sempre più grave il pericolo per i cittadini e per i beni della comunità.”. Quindi, Operazione fiumi, attraverso l’indagine Ecosistema rischio, è occasione per realizzare un monitoraggio sui 5.581 comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico e delle attività realizzate per mitigarlo ed in conclusione viene stilata una classifica dello stato di sicurezza dei vari comuni (attraverso una serie di elementi di valutazione associati ad un’espressione numerica, del tipo: pianificazione urbanistica, interventi di delocalizzazione, piani di emergenza, organizzazione della protezione civile ) in merito al dissesto idrogeologico.
E’ quella che, riferita ai comuni sanniti che hanno partecipato all’indagine, troviamo in coda, una fotografia purtroppo poco lusinghiera che cristallizza un diffuso stato di insufficienza (fatta salva almeno la realtà di Pontelandolfo), ovvero una ridotta mitigazione del rischio per scarsità o insufficienza di interventi ad hoc. La cronaca locale di questi giorni, peraltro, sembra quasi indirettamente suffragare il concetto dell’esposizione elevata al rischio idrogeologico: l’esondazione in contrada Pantano e la frana di Arpaise sono gli ultimi esempi in ordine di tempo. Così come appena di ieri è la notizia della riunione a palazzo Mosti (quasi il Comune avesse contezza dell’insufficienza assegnatagli) per assumere importati decisioni di protezione civile in rapporto ai problemi evidenziatisi in alcune contrade.
I comuni del Sannio presenti nella graduatoria:
Pontelandolfo 6 (sufficiente)
Benevento 5 (scarso)
Moiano, San Nicola Manfredi 4 (scarso)
Montesarchio 3,5 (insufficiente)
Paduli 3 (insufficiente)
Arpaise, Cautano, Circello, Frasso Telesino, Pago Veiano, Pesco Sannita, Puglianello, Sant’Angelo a Cupolo, Telese Terme, Tocco Caudio, Pietrelcina, San Lupo 2,5 (insufficiente)
Apice, Apollosa, Cerreto Sannita, Solopaca 2 (insufficiente)
Buonalbergo 1,5 (insufficiente)
Baselice, Bonea, Forchia, Guardia Sanframondi 1 (insufficiente)
Cusano Mutri, Paolisi 0,5 (insufficiente)
Paupisi 0 (insufficiente)