fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Generica

San Giorgio del Sannio, il M5s: “Dall’Alto Calore gravi anomalie e politica scellerata”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Gli attivisti del Meetup “San Giorgio del Sannio in Movimento” unitamente alla portavoce M5s al Consiglio Comunale, Francesca Maio, hanno svolto una prima analisi dei documenti contabili ricevuti in seguito alla richiesta d’accesso agli atti presso l’Alto Calore Servizi Spa.

“Abbiamo riscontrato – scrivono in una nota – gravi anomalie e una politica a nostro dire scellerata nei bilanci 2013, 2014 e 2015 che ci sono stati forniti. Ci è sembrata, infatti, una gestione più orientata a un generale deprezzamento dell’Ente, volto a indebitarlo piuttosto che migliorarlo, così da poter meglio giustificare il passaggio a privati tanto sperato nella tentata fusione con Gesesa. Di quel famoso debito di 120 milioni di euro scritto in bilancio, non abbiamo ancora ricevuto i relativi documenti, così come nessuna notizia circa le azioni di recupero della ingente morosità accumulata, con particolare riferimento a quella maturata dai singoli Comuni Soci negli ultimi 5 anni. Riteniamo che sia i debiti che le morosità possano essere sensibilmente ridimensionati mantenendo una gestione pubblica e soprattutto lontana dai partiti politici e dalle lobby.

In mezzo secolo circa, l’Alto Calore Servizi Spa – proseguono – è servita soprattutto ad elargire favori e consensi elettorali, blindando la politica a un carrozzone speculativo e corrotto a cui hanno partecipato tutti, dirigenti e membri del Consiglio di Amministrazione, con la complicità dei 127 Comuni soci: 97 in Irpinia e 30 nel Sannio.

La loro responsabilità è evidente, come soci dovrebbero operare un maggior controllo sulla gestione dell’Ente, così da potersi accorgere di quanto abbiamo rilevato noi e che, di seguito, tentiamo di elencare sinteticamente: non viene rispettato il decreto legislativo 33/2013, per il quale abbiamo già inoltrato un esposto alle autorità competenti lo scorso 24 giugno per sollecitarne una verifica. Abbiamo rilevato, infatti, che sebbene l’ACS sia un ente a totale capitale pubblico e sotto il controllo dell’Anac, non pubblica le determine a contrarre, nemmeno quelle sui cottimi fiduciari come vorrebbe il decreto stesso all’art. 37 comma 2. Non vengono pubblicati gli aggiornamenti del Piano Triennale sulla prevenzione della corruzione. Non esiste un Albo dei propri fornitori, sebbene sul sito da anni si legge che sia “in fase di allestimento”; la scelta delle ditte, infatti,  avviene in maniera del tutto arbitraria e clientelare, senza il rispetto dei principi di rotazione, concorrenza, imparzialità, risultando così aggiudicatarie sempre le stesse, addirittura con rinnovo “diretto” dei contratti a tariffe maggiorate del 50% e incarichi a terzi senza evidenza pubblica; sono omesse anche le pubblicazioni dell’elenco relativo a incarichi affidati a professionisti esterni, nonché del nominativo dei Responsabili della Trasparenza e della Prevenzione della Corruzione, con relativo atto di nomina secondo quanto richiesto dalle direttive ANAC; in soli 3 anni, dal 2013 al 2015, la morosità, compresa quella relativa alle utenze comunali, è passata dal 7% a oltre il 40%. Ne abbiamo chiesto in merito l’elenco dei Comuni morosi con relativo dettaglio; non vi è un effettivo riscontro di verifica per l’aumento delle tariffe nel periodo 2014-15, con relativa pubblicazione del piano di investimenti e del piano economico-finanziario presentati all’Autorità per l’Energia, il Gas e il Servizio Idrico integrato per ottenere l’aumento tariffario. Alto Calore avrebbe dovuto stabilire le  tariffe agevolate per le fasce deboli, in ragione dell’aumento, ma non l’ha fatto e i Comuni soci avrebbero dovuto riscontrarlo; dal 2015 il servizio di incasso bollette, che in precedenza erano sempre state fatturate su c/c postale intestato ad Alto Calore Servizi, è oggi affidato alla Banca Nazionale del Lavoro, come risulta leggendo l’intestatario dei bollettini da pagare. Tale passaggio è avvenuto senza alcuna procedura di evidenza pubblica. Il fatturato annuo di ACS supera i 40 milioni di euro; ci sono stati lavori eseguiti e non riscossi per conto dei Comuni di San Giorgio del Sannio, Montesarchio, della zona Vitulanese e Solopaca; c’è il noto progetto CEE nella zona di Solopaca per il potenziamento e l’interconnessione degli acquedotti con la falda di Camposauro, finanziato per circa 29 milioni di euro e successive integrazioni che hanno elevato l’importo a circa 40 milioni di euro con l’impegno di un mutuo di circa 5 milioni di euro; una grande  opera praticamente inutilizzata. Sono, forse, fondi serviti solo a pagare progettisti e legali?; non sono riportati i tabulati mensili che dovrebbero essere inviati ai Comuni soci, quelli che riportano i dati relativi alle portate d’acqua dei pozzi e delle sorgenti gestite dall’Alto Calore, e che per trasparenza dovrebbero essere visibili anche sul sito internet per il monitoraggio. Ci siamo resi conto da questi report che la richiesta da fare ad Alto Calore non è ricevere la comunicazione sull’orario di chiusura dei rubinetti quanto perché farlo! Perché chiuderli se, a giudicare dai dati che si leggono, pare che l’acqua non manca? Dunque, si tratta di dati che gli stessi Comuni soci ignorano, che i sindaci dovrebbero ricevere e soprattutto controllare.

Questa – proseguono gli esponenti del M5s – è solo una parte delle inadempienze che abbiamo riscontrato nella modalità di gestione di Alto Calore Servizi S.p.A. Riteniamo che le responsabilità siano soprattutto dei sindaci dei Comuni soci che con il loro assenteismo alle riunioni di bilancio, o peggio, partecipando e dando voto di approvazione, hanno permesso al CdA dell’ente di perpetuare queste attività in maniera sistematica.

Da questa prima verifica – conclude la nota – il gruppo M5S di San Giorgio del Sannio, attraverso il Consigliere Comunale Francesca Maio, ha richiesto a mezzo Pec ulteriore documentazione: sulle transazioni anomale milionarie; i mastrini contabili della voce di bilancio “Fatture da emettere acqua” per gli anni 2013, 2014 e 2015, ritenendo immotivato e giuridicamente inaccettabile un saldo attivo – dopo 3 anni – di ben 10 milioni di euro (sorge il sospetto di una duplicazione dei crediti e dei ricavi, ovvero di una falsa comunicazione sociale); la determinazione dei consumi idrici non di competenza e relativa imputazione contabile, nonché i compensi 2014 al collegio sindacale; i presupposti giuridici d’iscrizione in bilancio del patrimonio immobiliare, i decreti e la procedura per il progetto Garanzia Giovani, le schede tecniche relative ai costi sostenuti per l’alluvione del 15 ottobre 2015 di Benevento e provincia e per la stima di € 1.580.279,00 e infine la copia dei bilanci secondo lo schema CEE”.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 4 giorni fa

San Giorgio del Sannio, l’imprenditore Gerardo Campana aderisce a Forza Italia

redazione 2 settimane fa

Licei a confronto, il “Virgilio” di San Giorgio del Sannio ospita i Giovani Portavoce dell’Ambiente

redazione 2 settimane fa

‘Saporiamo Italia’ premia ‘Operaprima’, osteria di San Giorgio del Sannio: è tra i migliori ristoranti del 2024

redazione 3 settimane fa

San Giorgio del Sannio, nuova lettera al Circolo Pd: “Occorre partecipazione, non burocratismo”

Dall'autore

redazione 11 ore fa

Calvi, terremoto nella giunta Rocco: lasciano Parziale e Licciardi

redazione 11 ore fa

Musica, danza, teatro, letture: al San Vittorino in scena la “Notte del Liceo Classico”

redazione 12 ore fa

Puglianello istituisce le celebrazioni per l’Autonomia del Comune: festa ogni 25 anni

redazione 12 ore fa

FORMEDIL, il 22 aprile il convegno per la “Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro”

Primo piano

Christian Frattasi 1 ora fa

Educazione di base e sport cinofili: al centro ‘Mohicani’ di Benevento si coltiva il rapporto tra il cane e il suo umano

redazione 11 ore fa

Calvi, terremoto nella giunta Rocco: lasciano Parziale e Licciardi

redazione 11 ore fa

Musica, danza, teatro, letture: al San Vittorino in scena la “Notte del Liceo Classico”

redazione 15 ore fa

Miasmi, nuova segnalazione: il sindaco dispone controlli e allerta le autorità competenti

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content