CRONACA
Arrestato consigliere regionale del PDL per truffa aggravata. Perquisita anche la casa di Martusciello

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Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata notificata questa mattina dalla Guardia di Finanza di Napoli nei confronti del consigliere regionale della Campania, Massimo Ianniciello. L’accusa per l’esponente politico del Pdl è truffa aggravata.
Secondo le accuse contestate dai magistrati della Procura partenopea, Ianniciello avrebbe percepito illecitamente un contributo di circa 64mila euro esibendo fatture per operazioni inesistenti. Per ottenere il rimborso Ianniciello ha esibito fatture emesse da un’inesistente società di Bacoli (Napoli) che ha nella sua ragione sociale il commercio all’ingrosso di rottami ed è formalmente amministrata da due cittadini svedesi che sono risultati irreperibili in Italia e domiciliati presso un’agenzia di viaggi.
Il rappresentante operativo di questa società – secondo le indagini della Guardia di Finanza – è risultato un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati. Le perquisizioni riguardano anche il commercialista di Ianniciello, Antonio Pazzona. Massimo Ianniciello è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm di Napoli Giancarlo Novelli e coordinata dal Procuratore aggiunto Francesco Greco che riguarda l’uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. Perquisizioni sono in corso da parte dei finanzieri del Comando provinciale di Napoli nei confronti anche di un commercialista e di un ex capogruppo dello stesso Consiglio Regionale campano.
La Guardia di finanza ha eseguito una perquisizione nell’abitazione del consigliere regionale della Campania Fulvio Martusciello, ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e attuale consigliere delegato per le attività produttive.
Nei confronti di Martusciello – a quanto si è appreso – viene ipotizzato il reato di concorso nella truffa contestata a Massimo Ianniciello, il consigliere regionale del suo partito arrestato in mattinata. In particolare, il coinvolgimento di Martusciello riguarda la sua passata funzione di capogruppo regionale del Pdl e sarebbe in relazione all’obbligo di controllo della regolarità dei rimborsi che vengono erogati dai capigruppo ai singoli consiglieri. (ANSA).