CULTURA
“Gli imperfetti sono gente bizzarra”: l’ultimo lavoro di Rita Pacilio

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“Gli imperfetti sono gente bizzarra”, è l’ultimo lavoro dell’artista beneventa Rita Pacilio, edito da La Vita Felice di Gerardo Mastrullo (MI). La prefazione è di Davide Rondoni, che così definisce la raccolta di poesie dell’artista:
“Poche opere di poesia mi hanno colpito recentemente come questa raccolta di Rita Pacilio. Un dolente e splendente diario, personalissimo, dove la forza dei versi fila, tesse e spacca la mormorazione in cui pure restano raccolti, pronunciati da quel luogo inespugnabile che è lo spazio dell’essere sorella. «La prigione di mio fratello/ ha le finestre sorde». […] Il libro è visionario e intimo, ma in forza di una speciale qualità di composizione e di concentrazione, evita tutti i rischi che si incontrano in un corpo a corpo così stretto con l’abisso. […] la voce di Rita Pacilio viene da un luogo intimo e indifeso. La poesia-sorella non osserva, è una destinazione comune, un luogo carne sangue comuni e indivisibili. Un amore che è conoscenza. L’osservatore è in un luogo altro rispetto al gorgo, alla pena, la sorella no.
La sorella, lei sola conosce. […] Tutto il viaggio all’inferno, questa dura traversata, dove i versi sono d’una bellezza sfiancate e maestosa, hanno un centro di diamante, castissimo e brillante: «Ho parlato al tuo corpo fraterno». […] Pacilio mostra in questo libro una qualità di misura e di potenza emblematica che la accosta ad alcune voci della migliore poesia italiana. […] se dunque si vorrà cercare un altro gruppo di pagine a cui accostare queste, per luminosa impenetrabilità, per rispettosa forza e arrendevolezza, si dovranno aprire le lettere di Paul Claudel alla sorella Camille. Anche là bruciava inintelligibile una fraternità scossa, devastata e pur incrollabile”.