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Etac. Tratta San Giorgio La Molara-Pago Veiano-Benevento: i pendolari contro la variazione degli orari

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Oltre cinquecento firme. A tanto ammonta la protesta contro l’azienda Etac per scongiurare la variazione degli orari nel periodo non scolastico del trasporto su gomma in merito alla tratta San Giorgio La Molara-Pago Veiano-Benevento. Cifre importanti per esprimere il profondo disagio dei pendolari fortorini che, con il periodo estivo e la conseguente chiusura delle scuole, si troveranno di fronte ad un problema di tempi sulle corse verso Benevento.
Il primo viaggio da San Giorgio La Molara al capoluogo sannita, infatti, non sarà più alle 6:30, ma sarà spostato alle 7. Tale variazione posticiperà l’arrivo in città di trenta minuti, causando ritardi ingiustificati sui posti di lavoro ai tanti utenti e impedirà ai pendolari del Fortore di poter usufruire della linea regionale Benevento-Salerno e Benevento-Napoli via autostrada, gestite sempre dall’azienda di via San Cosimo.
"Si è perfettamente consapevoli – spiegano gli utenti in una lettera – che ci sono stati forti tagli al settore trasporto che hanno coinvolto l’azienda Etac, come d’altra parte tutte le aziende del settore, che ciò ha comportato e comporterà sacrifici, ma questi debbono essere equamente distribuiti e non gravare sulle spalle dei soli utenti che pagano regolarmente biglietti e abbonamenti".
L’Etac – continuano nella missiva – espleta da decenni il servizio nelle nostre zone, per questo è con profondo rammarico che si deve costatare la scarsa considerazione da parte dei vertici dell’azienda, di coloro che sia giornalmente sia saltuariamente usufruiscono del servizio, atteggiamento questo, che trova la sua manifestazione concreta nell’assoluta assenza di coinvolgimento, fosse anche sotto forma di pareri non vincolanti, degli utenti e delle amministrazioni locali che li rappresentano, che sono costretti a subire decisioni unilaterali e sembrerebbe senza diritto direplica.
Secondo quanto riferiscono i pendolari, la società di trasporti avrebbe affisso soltanto un comunicato sui vetri degli autobus, senza tuttavia ricercare un confronto con i lavoratori . "E’ stata l’unica forma di dialogo intrapresa con l’utenza – ammettono gli utenti della tratta San Giorgio La Molara-Pago Veiano-Benevento -. Tra l’altro, essa risulta essere di difficile interpretazione visto che l’ambigua forma utilizzata, non fa ben capire la variazione a quale delle due corse, 6.30 -7.00, faccia riferimento, considerando che l’orario ufficiale ancora allo stato attuale affisso sugli autobus e quello precedente il 2 aprile 2012".
"Ci si chiede – aggiungono ancora – quali siano ”i monitoraggi mirati ad offrire servizi che soddisfino al meglio le esigenze dell’utenza” e soprattutto chi è che cosa sia stata oggetto di monitoraggio, non certo l’utenza di San Giorgio la Molara e Pago, altrimenti i risultati emersi da tale operazione sarebbero stati diversi. Si converrà che difficilmente si può sostenere che arrivare con un ritardo di 30 minuti a lavoro, o non poter usufruire del collegamento per Napoli corrisponda alla esigenze dell’utenza".
"Siamo consapevoli, che essendo l’Etac un’azienda privata, ha esigenze di far quadrare i conti, ma l’oggetto della vostra attività non è un bene privato ma un servizio pubblico che vi è stato dato in concessione, le regole in questo caso sono diverse e come tale diversa deve essere la gestione, altrimenti i finanziamenti pubblici a Voi erogati, per quanto ridotti, non avrebbero motivo di esistere".
"Come suggerito caldamente dal Procuratore dell’azienda, Ingegnere Chianello, – conclude la lettera – le nostre proteste saranno inoltrate alle istituzioni competenti, una copia della stessa sarà inviata anche a voi per conoscenza. Il nostro auspicio è e resterà quello di poter istaurare un sereno dialogo in cui le nostre e le vostre esigenze siano allo stesso modo contemperate, come in un paese civile è necessario che sia, a maggior ragione in un periodo difficile come quello che si sta attraversando".