POLITICA
Ceniccola (FI): “Ridurre lo strapotere della politica nella sanità”

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Nel giorno in cui il Parlamento, con il voto contrario della Commissione Affari Costituzionali, ha deciso di chiudere di fatto la questione del terzo mandato per i governatori, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dichiara di avvalersi delle prerogative previste dalla legge vigente e risponde con una vera e propria “infornata” di nuovi manager per le Aziende della sanità pubblica, accompagnata dalla richiesta di un rinvio delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale”. Così in una nota Fiorenza Ceniccola, segretario Forza Italia Giovani di Benevento.
“A tal proposito, in attesa del confronto nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, e senza entrare nel merito delle nomine effettuate per la direzione delle varie Asl e aziende ospedaliere della Campania qualche domanda nasce spontanea: È normale che i direttori generali delle Aziende sanitarie della Campania (e delle altre regioni), che assorbono circa il 70% delle risorse regionali, siano nominati da un presidente a cui la legge impedisce di ripresentare la propria candidatura? Per quale motivo non possiamo lasciare ai nuovi presidenti eletti dai cittadini-elettori l’onore di individuare i direttori generali di un settore vitale per la comunità?
“La sanità italiana è buona, l’organizzazione sanitaria fa pena”, afferma Ceniccola, che sottolinea: “c’è bisogno di una decisa inversione di tendenza nella gestione della sanità, riducendo lo strapotere della Politica che nomina i manager della sanità, gli dà poteri assoluti e poi addossa ai medici ogni responsabilità dei tanti disservizi che invece sono strutturali.
“Lo Stato deve ridurre i suoi compiti e fare decentemente quello che è indispensabile che esso faccia”, prosegue l’esponente di Forza Italia, aggiungendo che l’atto medico deve essere onorato per il suo giusto valore. L’assistenza, libera e responsabile, deve tornare al servizio del malato e non essere più al servizio della politica.
“Questa – conclude – mio avviso, potrebbe essere la mossa vincente per frenare la rabbia dei medici, che non sono più disposti a continuare a subire umiliazioni economiche e burocratiche né ad essere sottoposti all’arroganza del potere politico (non è un caso che tutti o quasi tutti i Primari e/o Dirigenti degli ospedali della Campania si riconoscano nei partiti del centrosinistra)”.