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Alloggi via Saragat, il Comitato di quartiere: “Siamo stanchi di essere presi in giro”

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“Il comitato di quartiere Via Saragat dice basta. Non si scherza con le case, i soldi, i sacrifici e i sentimenti delle persone. Noi non siamo strumenti manipolati a cui regalare false illusioni facendo promesse elettorali ipocrite o usando mezzi assolutamente deprecabili delle scuse e dei rinvii che offendono ulteriormente la nostra intelligenza”. Così in una nota il “Comitato di quartiere San Pio, via Saragat e dintorni”.
“Chiediamo in maniera ferma, forte e perentoria a tutti di smettere di speculare, di spegnere le luci che qualcuno ad arte ha acceso sulla nostra assurda situazione esistente ormai da decenni solo per cercare di raccattare voti – sottolineano -. Chiediamo, invece, i fatti ed una soluzione vera e concreta al nostro annoso problema. Informiamo la stampa e la cittadinanza, nel segno della trasparenza ed anche perché è sacrosanto che eventuali mancanze vengano poi bene individuate, che abbiamo avuto un incontro con il nuovo assessore comunale all’urbanistica Molly Chiusolo alla quale abbiamo chiesto di farsi ambasciatore e nostro portavoce per chiedere un incontro con i vertici di Acer Campania in modo da sentire direttamente da loro la verità sulla questione degli appartamenti di via Saragat proprio perché stanchi di sentire scuse. La stessa ci ha assicurato che a stretto giro, al massimo entro dieci giorni saremmo stati accontentati.
Lo ribadiamo, gli abitanti di via Saragt sono stanchi di essere presi in giro – conclude la nota -. Vorremmo ricordare che tra i vari litiganti, partiti, opposizione e maggioranza, in mezzo si sono delle persone, delle famiglie, che hanno fatto immani sacrifici e che stanno subendo passivamente da anni tutto questo. Nel frattempo ricordiamo che dopo essere stati per giorni al centro dell’attenzione, anche per questo Natale siamo stati dimenticati dal Comune e nel frattempo restiamo in attesa di vedere concretizzata almeno qualche promessa di quelle fatteci dall’assessore Luigi Ambrosone”.