POLITICA
Tra Api e Pd si apre il ‘contenzioso’ sui posti

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Mai nota stampa, quella dei ‘rutelliani’ pubblicata a parte, fu più chiara: abbiamo contribuito al successo al Comune di Benevento, sostiene l’Api, abbiamo il diritto/dovere di incassare la cambiale sottoscritta dal Pd in sede preelettorale. Che comporta non solo l’attribuzione di posti-chiave nell’amministrazione Pepe (addirittura sovrastimati rispetto ad una serie di motivazioni ed obiezioni), ma anche la poltrona di n. 2 a Gianvito Bello nell’amministrazione provinciale (e probabilmente qualche elevata situazione di sottogoverno per qualche altrio rappresentante). L’Api, dunque, passa all’incasso e non teme di apparire troppo affamata, ma declina la responsabilità sul Pd che ancora non è riuscito a convincere Cimitile, e Barbieri, a dare il via libera.
L’accresciuto potere che acquisirà l’assessore Bello lavorerà, al tempo stesso, per un indebolimento sul lungo passo della ricandidatura di Cimitile in sede di rinnovo degli organi della Provincia stessa: figuriamoci la contentezza dell’attuale e transitorio Presidente. Certo per una forza politica, l’Api appunto, che alla vigilia elettorale di maggio alcuni organi di stampa accreditavano addirittura in lizza col centrodestra (come dimentcare le indiscrezioni su Bello candidato sindaco. Col Pdl), ed il cui segretario provinciale Marsicano nel suo paese d’origine, Airola, si è proprio candidato in alternativa al centrosinistra e – clamorosamente per la coerenza politica – è rimasto al suo posto di segretario provinciale, siamo proprio alla sfrontatezza.
Ma il panorama è questo: deludente e declinante. Accontentiamoci (forse).