CRONACA
Ai domiciliari l’ex prefetto di Benevento, Paola Galeone: l’accusa è induzione a dare utilità

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Disposti gli arresti domiciliari per l’ex prefetto di Benevento, Paola Galeone, per la quale la Procura di Cosenza ha ipotizzato il reato di induzione a dare o promettere utilità, cioè il reato commesso da chi, abusando del proprio incarico pubblico, spinge un’altra persona a dare o a promettere denaro o un’altra forma di favore.
Galeone, attuale prefetto di Cosenza, è accusata di aver indotto una imprenditrice, titolare di una scuola di inglese locale, a fare una fattura falsa da 1.220 euro per sfruttare un fondo della Prefettura per le spese di rappresentanza.
Galeone avrebbe proposto alla donna di spartirsi poi quei soldi, 700 euro a lei e 500 a Falcone, che però dopo la proposta l’ha denunciata alla Procura. Si è quindi presentata al bar dove avevano appuntamento con un registratore, consegnandole una busta con dei soldi finti.
Galeone, che ha 58 anni, è prefetto della provincia di Cosenza dal luglio del 2018, nominata dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini: in precedenza era stata prefetto con incarico di vice commissario del governo nel Friuli Venezia Giulia e prefetto di Benevento. Intanto nel prossimo consiglio dei Ministri il Governo dovrà nominare un nuovo prefetto per Cosenza.