SANNIO
Scuola sequestrata ad Airola, Maltese (Dp): “Situazione sottovalutata per anni”

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“Se l’autorità Giudiziaria è arrivata al sequestro, ne avrà avuto ben solidi motivi e quelli che ho letto dovrebbero essere affrontati solo nelle sedi opportune e non nelle piazze, nell’inutile tentativo di confondere i cittadini e di sminuirne la gravità dei fatti con insinuazioni a dispettucci personali che vive solo chi li recita. La Politica dovrebbe evitare il disagio che oggi la maggioranza sta causando alla comunità di Airola per avere sottovalutato negli anni situazioni sollecitate in continuazione da una parte più attenta del Consiglio Comunale”. Così in una nota il consigliere comunale di Democrazia e partecipazione di Airola, Giuseppe Maltese.
“Sin dall’inizio – attacca – abbiamo cercato di far ragionare il Sindaco e la sua maggioranza sulle criticità della struttura, emerse dagli atti che la stessa maggioranza ha prodotto. Abbiamo provato con atti amministrativi interni ma senza alcun risultato. Di fronte a tale superficialità e per tutelare la popolazione scolastica ci siamo rivolti all’Associazione Nazionale Comuni Italiani, al Dipartimento della Protezione Civile per il rischio sismico, al Genio Civile di Benevento, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al MIUR, informandone le autorità Prefettizia e Giudiziaria.
Solo qualche giorno fa – spiega la nota -, con la delibera di giunta n. 139, dopo oltre tre anni e solo perché incalzata dagli eventi, la maggioranza ha disposto le verifiche in sanatoria per cercare di sanare lavori che sarebbero stati eseguiti senza la prevista autorizzazione sismica dell’organo di verifica di riferimento che oggi speriamo sia il Genio Civile di Benevento e non la commissione sismica locale viste le altezze dell’edificio al torrino, superiori ai 10,50 metri.
Il sindaco e la sua maggioranza non hanno scuse – conclude -. Hanno avuto anni a disposizione per evitare il disagio che oggi stanno causando alla cittadinanza ed arroganti risultano i tentativi di scaricare le proprie responsabilità sugli altri. Cosa hanno fatto questi signori per evitare tutto questo? È questo che si pretende anche da noi? Dovevamo stare zitti? Dovevamo fare finta di niente come hanno fatto per anni tutti quelli che li hanno ciecamente sostenuti?”.