POLITICA
Emergenza rifiuti in Campania, interviene Santamaria (Lega)

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Sull’emergenza rifiuti in Campania interviene Nicola Santamaria, fondatore della Lega nella città di Benevento. «Occorre apportare una distinzione di termini, il termovalorizzatore non è sinonimo di inceneritore; il secondo brucia rifiuti e basta, il primo li brucia ma è predisposto alla creazione di energia.
Trovo inammissibile pagare per far bruciare i rifiuti campani in qualche località del nord o estera. La mia proposta, basata su diverse lotte ed iniziative lanciate già nel lontano 1994, è quella di ispirarci alle soluzioni elaborate in Scandinavia o Germania: ogni provincia sia artefice dello smaltimento e valorizzazione dei propri rifiuti tramite la costruzione di nuovi termovalorizzatori. Basti pensare che in quei paesi, dal rigido clima invernale, i termovalorizzatori producono acqua calda utile per gli impianti di riscaldamento delle abitazioni.
Pur ammettendo che l’impatto zero a livello ambientale non sia raggiungibile, – continua Santamaria – bisogna urgentemente risolvere il problema della bomba ecologica in Campania. Ben 250.000 e oltre tonnellate di rifiuti gravano fra depositi e basamenti; ciò costituisce un serio problema per la salvaguardia della salute dei cittadini campani.
Ai lamenti, tutt’al più sterili strepitii, del Governatore Vincenzo De Luca si contrappone la politica dei fatti, della concretezza, del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “L’uomo del nord” che risolve gli atavici problemi del Sud.
Così come per il problema delle mafie vi è la necessità di mostrare forza e determinazione, l’impiego dell’esercito a tutela della costruzione di nuovi termovalorizzatori è necessario quanto vitale. Concludo affermando che, io e gli amici di Salvini nel Sannio, lotteremo affinché il territorio beneventano non diventi più la discarica di qualsivoglia altra provincia campana.»