CRONACA
Falso ideologico in atto pubblico, Cimitile rinviato a giudizio

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Sono stati rinviati a giudizio 14 tra docenti universitari, liberi professionisti e funzionari regionali che due anni fa furono arrestati nell’ambito dell’ inchiesta sui collaudi agli impianti di Cdr (combustibile derivante dai rifiuti) con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico. Lo ha deciso al termine dell’udienza preliminare il gup di Napoli Egle Pilla che ha accolto le richieste dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Tra gli imputati figura l’attuale presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, ex rettore dell’ Università del Sannio (presidente allora della commissione di collaudo dell’impianto di Casalduni).
A giudizio, tra gli altri, anche Vincenzo Naso, ex preside del Politecnico di Napoli; Vitale Cardone, attuale preside della facoltà di Ingegneria di Salerno, e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori per la costruzione del termovalorizzatore di Acerra. Al centro delle indagini sono i sette impianti realizzati da Fibe e Fibe Campania che avrebbero dovuto produrre combustibile da rifiuti, ma da cui usciva spazzatura "tal quale". Secondo l’accusa, le commissioni di collaudo erano formate in base a criteri politici e clientelari e, soprattutto, attestavano falsamente il buon funzionamento degli impianti di Tufino, Pianodardine, Battipaglia, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Giugliano e Casalduni. A fronte di relazioni confortanti c’erano invece da registrare inadeguatezze, anomalie, macchinari diversi da quelli previsti nei progetti originari e installati in maniera arbitraria. Ad alcuni degli indagati la Procura aveva contestato anche il reato di corruzione che però si è prescritto.
Il processo comincerà il 9 giugno prossimo davanti al giudice monocratico Giustina Caputo.