Fortore
Foiano di Val Fortore e Bethlehem gemellate nel segno degli emigrati e del santo patrono
Il consiglio comunale del centro fortorino ha dato l'ok unanime al patto di gemellaggio e di amicizia con la cittadina della Pennsylvania per sviluppare scambi culturali, sociali ed economici
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Cittadini emigrati e un santo patrono in comune: sono questi i due elementi che uniranno in maniera formale il Comune di Foiano di Val Fortore e quello statunitense di Bethlehem.
Il 22 marzo scorso il Consiglio comunale del centro fortorino ha, infatti, approvato all’unanimità uno schema di protocollo per realizzare un patto di amicizia e di gemellaggio con la cittadina della Pennsylvania, negli Stati Uniti d’America.
La decisione è stata formalizzata con una delibera dopo precedenti confronti con le istituzioni di Bethlehem e una visita istituzionale da parte di alcuni cittadini di Foiano di Val Fortore guidati dal vice sindaco Ruggiero, dal consigliere Martucci e dal parroco Marucci.
L’intesa sarà uno strumento per sviluppare i rapporti collaborazione tra le due comunità e incentivare scambi culturali sociali, turistici ed economici.
Il provvedimento è l’atto finale di una profonda e secolare reciprocità tra le due cittadine: è dal 1800, infatti, che Bethlehem accoglie i cittadini di Foiano di Val Fortore. Attualmente la città americana conta 70mila abitanti e tra questi migliaia sono quelli di terza e quarta generazione di origine foianese, distintisi anche per alti incarichi negli ambiti istituzionali e civili.
Le ricadute economiche dell’emigrazione sul centro fortorino sono state notevoli: grazie alle rimesse degli emigrati sono state numerose le proprietà acquistate dai familiari nel territorio di Foiano di Val Fortore.
Il gemellaggio ha anche carattere antropologico-religioso: tra gli obiettivi c’è anche quello di consolidare il culto del santo patrono San Giovanni Eremita, molto venerato tra i Foianesi di Bethlehem.