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Paduli, cade l’amministrazione del sindaco Feleppa: otto consiglieri protocollano le dimissioni

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Finisce in anticipo il mandato del sindaco Feleppa nel Comune di Paduli. Questa mattina otto consiglieri comunali, quattro esponenti dell’opposizione e quattro della maggioranza, hanno protocollato le loro dimissioni, facendo così decadere l’amministrazione in carica.
Una rottura manifestata già da diverso tempo con la squadra del primo cittadino divisa e in difficoltà di numeri. Per il comune sannita, adesso, inizierà la fase delicata della gestione commissariale.
Intanto quattro dei dimissionari – Tufo, Meo, Salierno e Minicozzi – hanno inviato una nota dove spiegano le ragioni del loro gesto. “Dopo mesi di agonia e tentativi vari di ricomposizione del gruppo di maggioranza – scrivono – siamo stati costretti all’amara e sofferta scelta delle dimissioni.
Il nostro è un atto di responsabilità nei confronti dei nostri concittadini. L’accelerazione della spesa pubblica degli ultimi mesi senza una programmazione condivisa, per altro più volte richiesta al Sindaco, ha posto l’Ente in difficoltà finanziarie.
Ad oggi – continuano nel comunicato – non abbiamo contezza delle uscite rispetto alle entrate fiscali e ci attanaglia la preoccupazione che tergiversare ancora potesse portare ad un recupero di tali somme attraverso l’aumento della tassazione comunale.
Pensavamo, come annunciato nel consiglio comunale del 19 luglio, di discutere nell’aula consiliare le problematiche inerenti al bilancio corrente, ma tale circostanza non ci è stata consentita, poiché il Sindaco ha evitato qualsiasi forma di dialogo con noi dimissionari.
Non solo – spiegano i consiglieri dimissionari – ha disertato la riunione di maggioranza convocata a seguito del consiglio comunale del 19 luglio, bensì ha annullato i segnali di disponibilità al dialogo che si erano dati i due gruppi di maggioranza, riprendendo subito l’attività amministrativa con i pochi fedelissimi.
Pur di salvaguardare il più possibile la propria poltrona anziché confrontarsi nella sede istituzionale, il Sindaco ha preferito non convocare entro il 10 settembre (termine ultimo) il Consiglio Comunale per discutere delle aliquote Tasi.
A seguito di tale scelta ci è stata preclusa la possibilità di regolamentare le suddette aliquote per tipologia di immobile e/o anche esentarne qualcuna. Non possiamo permetterci in un periodo di forte crisi economica ed occupazionale – concludono – di lasciar sperperare denaro pubblico al solo scopo di far campagna elettorale con ricadute pesanti per noi tutti padulesi. Le dimissioni sono dovute per salvaguardare Paduli e i padulesi”.
Massimiliano De Cesaris