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“L’arte non sia complice”: il gruppo ‘Ucraini di Benevento’ si mobilita contro spettacolo del Balletto russo

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Il gruppo spontaneo “Ucraini di Benevento” lancia un appello per mobilitarsi contro l’esibizione di artisti del Balletto russo in programma il 20 gennaio al Teatro Comunale) di Benevento.
Il gruppo dà appuntamento alle 18:30 davanti al Teatro in un momento che vuole essere di solidarietà con il popolo ucraino. “Se l’arte è davvero separata dalla violenza, dall’ingiustizia e dalla prepotenza,” si chiedono gli organizzatori, “perché Arturo Toscanini rifiutò di eseguire l’inno fascista Giovinezza al punto di essere schiaffeggiato? E perché oggi gli artisti russi non prendono una posizione netta contro l’aggressione al nostro paese?”
Il gruppo critica aspramente la decisione di ospitare a Benevento artisti che, pur rappresentando il balletto russo, non si sono mai distaccati pubblicamente dal regime di Vladimir Putin, il presidente russo accusato di crimini contro l’umanità dalla Corte Penale Internazionale. Secondo gli organizzatori, consentire a tali esibizioni di avere luogo equivale a “umiliare l’arte, asservendola a un dittatore e legittimando un regime guerrafondaio”.
L’appello è diretto non solo ai cittadini di Benevento, ma anche all’Accademia di Santa Sofia, l’Università degli Studi del Sannio, il Conservatorio e il Comune di Benevento. L’accusa è chiara: l’indifferenza di queste istituzioni equivale a ignorare il dolore di milioni di ucraini, tra cui molti rifugiati presenti sul territorio. “Non possiamo applaudire al talento artistico e dimenticare i 5 milioni di profughi, i centinaia di migliaia di morti e la devastazione di un paese sovrano il cui futuro è incerto,” dichiarano.
Il gruppo denuncia inoltre come l’evento rischi di offendere la memoria delle vittime, delle famiglie distrutte e di una nazione che lotta ogni giorno per la propria libertà. “Indossare un tutù, danzare sulle note di Čajkovskij, vendere biglietti e fare foto con i ballerini non può farci dimenticare l’orrore che si consuma sotto gli occhi di tutti.”
“Tutti i cittadini – ucraini, italiani e persone sensibili al dramma umano – sono invitati a partecipare alla manifestazione e denunciare quella che definiscono una “propaganda silenziosa” a favore di un regime autoritario, in contrasto con i valori di libertà e democrazia su cui si basa l’Europa”, spiega il gruppo nella nota.