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Tutela dei minori e sostegno alle famiglie, Ambito B1 e associazioni in campo con il progetto ‘Pippi’
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Intervenire in maniera innovativa, avvalendosi di nuove metodologie, nella lotta al contrasto di fenomeni come il maltrattamento sui minori in ambito familiare con il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo di origine. Questo l’obiettivo del progetto Pippi, il programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione, che mira ad articolare in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti per tutelare i bisogni dei bambini ma anche dei genitori. Il progetto finanziato attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede coinvolte insieme l’Ambito B01, la Cooperativa Social Lab76, la Cooperativa Socrate, l’associazione Faba, Famiglie Bambini Autistici e il consorzio Mestieri Campania.
L’acronimo Pippi è inspirato al personaggio televisivo Pippi Calzelunghe, la ragazza dalle trecce arancioni simbolo delle infinite potenzialità dei bambini, capaci di affrontare, con il sorriso, ogni difficoltà e le capacità di far fronte in maniera positiva alle difficoltà. Tra gli scopi primari, infatti, c’è sicuramente quello di aumentare la sicurezza dei bambini andando a migliorare la qualità del loro sviluppo. Un programma che si divide in 4 fasi: la prima di pre-valutazione; la seconda fondata sulla progettazione; a seguire la realizzazione del programma per 18 mesi e per concludere una valutazione ex post.
Presenti anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e l’assessore alle Politiche Sociali Carmen Coppola, in rappresentanza del Comune di Benevento quale ente capofila dell’Ambito B1. ”Questo è uno dei progetti finanziati attraverso i fondi del PNRR – ha spiegato il primo cittadino – e mira a tutelare socialmente genitori e figli”.