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Aerosol: per quali disturbi è possibile ricorrere alla aerosolterapia

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L’aerosolterapia – comunemente indicata come ‘aerosol’ – è una modalità di somministrazione dei farmaci per via inalatoria; utilizzando un apposito apparecchio (un nebulizzatore), il paziente può inalare una soluzione farmacologica trasformata in aerosol, ossia un vapore che trasporta minuscole particelle di farmaco.

Gli apparecchi necessari all’aerosolterapia sfruttano principalmente un nebulizzatore pneumatico mentre i modelli di più moderna generazione sono dotati di un dispositivo ad ultrasuoni. Gli accessori per la terapia tramite aerosol sono indispensabili per una corretta somministrazione del farmaco; in particolare, occorrono un’ampolla, una forcella nasale o una mascherina (a seconda del tipo di inalazione). Queste componenti, assieme ai tubi che convogliano l’aerosol dal nebulizzatore, vanno igienizzati dopo ogni utilizzo e, se necessario, rimpiazzati periodicamente. A tal proposito, è possibile acquistarli comodamente anche online, avvalendosi di farmacie online autorizzate quali Antica Farmacia Orlandi.

Quando sottoporsi ad aerosol terapia

La somministrazione dei farmaci tramite aerosolterapia è una tecnica alla quale si ricorre principalmente nel trattamento di disturbi e patologie che interessano le vie respiratorie. Alcuni sono legati al raffreddamento e, pertanto, si presentano con maggior frequenza durante il periodo invernale; altre, invece, sono di origine allergica e possono manifestarsi anche durante il periodo primaverile. L’impiego dell’aerosolterapia in questi casi è dovuto al fatto che la somministrazione per via orale inalatoria risulta più efficace, in quanto ottimizza l’azione del farmaco a livello locale.

Pertanto, l’utilizzo di un apparecchio per l’aerosol è consigliato – se non necessario – in presenza di uno o più dei seguenti disturbi:

  • rinite (allergica, non allergica o infettiva): disturbo provocato dall’irritazione o dall’infiammazione della mucosa nasale;
  • raffreddore (infiammazione di origine virale della mucosa nasale);
  • sinusite (infiammazione dei seni paranasali); può essere dovuta a reazioni allergiche, a forte raffreddamento o a sindrome parainfluenzale. Consiste in una forte congestione nasale che può associarsi
  • tonsillite (infiammazione delle tonsille), spesso associata a febbre e suppurazione;
  • bronchite;
  • polmonite;
  • broncopolmonite;
  • BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), una patologia complessa, spesso anche asintomatica, che può manifestarsi con dispnea, tosse grassa e altri sintomi.

L’aerosolterapia può essere impiegata anche per tenere sotto controllo l’asma bronchiale, che si sviluppano quando determinate sostanze favoriscono l’infiammazione dei bronchi.

In generale, il trattamento con aerosol presenta diversi vantaggi ma anche alcuni svantaggi; da un lato, come già accennato, consente una somministrazione molto efficace del farmaco (la dispersione rispetto ad altre tecniche è minore). In aggiunta, la soluzione da cui viene ricavato l’aerosol può essere composta da più farmaci, purché compatibili tra loro; non meno importante è la facilità con la quale è possibile effettuare questa terapia: il paziente non deve fare alcuno sforzo particolare, tant’è che l’aerosolterapia è molto utilizzato anche per i bambini.

Di contro, non mancano i punti ‘a sfavore’; i tempi di somministrazione sono particolarmente lunghi, in quanto il trattamento richiede dai 5 ai 25 minuti (di gran lunga maggiore al tempo necessario per ingurgitare una pillola o un cucchiaio di sciroppo). Nondimeno, il dispositivo ha bisogno di una fonte di alimentazione, interna o esterna, e ciò rende l’aerosolterapia meno pratica di altre opzioni.

Quali farmaci utilizzare per l’aerosol

I farmaci che vengono impiegati per la terapia tramite nebulizzazione sono generalmente mucolitici, antibiotici, antinfiammatori, antiallergici, antiasmatici e cortisonici. Qualora si tratti di farmaci per i quali è prevista la prescrizione medica, è necessario rivolgersi al proprio medico curante per un consulto, evitando quindi il ‘fai da te’. La prescrizione è importante anche in relazione a dosaggio e posologia, che possono variare in base alle condizioni di salute del paziente, l’età, il sesso e la presenza di eventuali patologie ulteriori. Il consiglio è quello di evitare il sovradosaggio e, qualora la terapia non sembri sortire effetti particolarmente significativi, consultare il proprio medico (in quanto potrebbe essere necessario cambiare farmaco o approntare un trattamento diverso).

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