SANNIO
Scappa dalla guerra e riceve la cittadinanza italiana a Telese Terme: la storia di Lyudmyla Ruban
Ascolta la lettura dell'articolo
“Dopo circa 20 anni trascorsi in Italia, Lyudmyla Ruban, nata in Ucraina, ha ricevuto dal sindaco di Telese Terme, dove attualmente risiede, l’atto di concessione della cittadinanza italiana con decreto del Presidente della Repubblica”. Lo scrive in una nota il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso.
“La signora Lyudmyla – spiega – in Ucraina è insegnante di Lettere, quando arriva nel nostro Paese si adatta a lavori di fortuna, anche come manovale, fino a quando sceglie di cercare impieghi meno pesanti. Ben presto, allora, si innamora dell’arte della farina e degli impasti che apprende in una pizzeria nel casertano dove trascorre qualche anno, prima di arrivare a Telese dove accetta di occuparsi della pizzeria e della cucina di un rinomato locale. Qui si stabilisce un rapporto di stima e di affetto con la famiglia che la ospita e quando scoppia la guerra in Ucraina si mobilitano, proprio come si fa con un familiare, per aiutarla a realizzare il suo desiderio di mettere in salvo le due figlie con le rispettive bambine.
Il progetto va a buon fine e anche le due giovani mamme, dunque, oggi si trovano a Telese – spiega – dopo un lungo ed estenuante viaggio in pullman. Sono state costrette a scappare via, lontano dalla guerra, lasciando lavoro e parte degli affetti familiari con i quali hanno contatti telefonici che fanno emergere tutta l’angoscia per un futuro incerto e la malinconia per la distanza. Le due bambine intanto frequentano l’asilo a Telese e, non senza le prime difficoltà dovute alla lingua, si stanno lentamente abituando a una nuova vita con nuove amicizie.
Siamo felici di poter offrire a queste persone un pizzico di serenità – ha concluso il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso -. Nei loro sguardi e nelle loro parole c’è comprensibile preoccupazione, paura. Naturalmente speriamo che tutto questo orrore finisca presto, intanto la nostra comunità è accogliente e saprà donare loro, alle bambine soprattutto, calore e vicinanza”.