fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Featured

Il voto disgiunto non è spauracchio da combattere, ma diritto alla libertà di scegliere

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Il principio basilare della democrazia è il voto personale e libero, quello strumento in dotazione ai cittadini-elettori che consente loro di vedersi garantito il diritto di rappresentatività o di rappresentanza negli organi decisionali e di governo.

Si tratta di uno strumento che sottende la fiducia reciproca tra elettori ed eletti, quella fiducia che, in via teorica, dovrebbe basarsi sul riconoscimento delle capacità e delle competenze in coloro che i cittadini scelgono come propri rappresentanti in vista della realizzazione degli obiettivi di benessere e sviluppo del proprio territorio.

Nella prassi, ormai abusata e stantia, le dinamiche tra gli elettori e i candidati, ma anche tra gli stessi candidati, sono molto diverse e tendono ad allontanarsi costantemente dal principio della fiducia e della libertà del voto responsabile. Dinamiche che, talvolta e inopportunamente, inducono a indirizzare le scelte elettorali.

La questione del voto disgiunto che sta tenendo banco in queste settimane a Benevento, dopo l’appello lanciato dal sindaco uscente Mastella da Paizza Roma, ne è testimonianza.

Il voto disgiunto, come stabilisce all’art.6 comma 3 la Legge n.81 del 1993 sull’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale, consente per i comuni superiori ai 15 mila abitanti, a ciascun elettore di votare per un candidato alla carica di sindaco, anche non collegato alla lista prescelta, oltre a scegliere con un unico voto un candidato alla carica di sindaco e una delle liste ad esso collegate.

In gioco, dunque, è l’elezione del candidato a sindaco, che – come è noto – dal 1993 insieme all’elezione del consiglio comunale, è espressione diretta degli elettori.

Ora, al di là degli effetti puramente elettorali e giuridici, la questione stimola riflessioni di carattere psico-antropologico e va ben oltre la volontà di amministrare e di governare una città: riguarda, cioè, il rapporto tutto personalissimo con il Potere, visto, più che come autorità legittimata dal consenso democratico, come espressione di controllo e strumento di condizionamento della vita degli altri, come rappresentazione icastica del proprio essere al mondo: visto così, se ci si accorge che quella rappresentazione di sé si sta incrinando o ha pochi margini per essere reiterata e riprodotta, è conseguenziale correre ai ripari, a qualsiasi riparo, come anche, ad esempio, battere l’avversario sul tempo anticipando con azioni o con annunci a poche settimane dalle elezioni la realizzazione di contenuti programmatici lanciati dai competitors.

In un’equilibrata visione dell’esercizio della democrazia, che aspira all’equilibrio tra rappresentatività e governabilità, le sorti e il proprio destino politici si lasciano all’equilibrato esercizio della democrazia, confidando nell’azione intelligente, libera e responsabile degli elettori. Gli elettori non sono numeri da contare, ma anima, pensiero e serbatoi di bisogni, esigenze, necessità, ambizioni, veri detentori del potere, quella sovranità che dà loro il diritto di scegliere e ai candidati eletti il dovere di servizio e di risposta.

La rappresentanza è, infatti, la delega che i cittadini danno agli eletti sulla base della fiducia e del riconoscimento di capacità e competenze nel soddisfare bisogni e nel tutelare diritti; è la delega che i cittadini danno agli eletti sulla base della coincidenza tra la volontà dei governati con quella dei governanti e che si traduce, in ultima analisi, in scelte politiche maggioritarie i cui risultati e i cui effetti sono sottoposti alla valutazione dei governati e consentono di far valere la responsabilità politica dei governanti.

Questo almeno in via teorica. La realtà ci mostra certamente che, in generale, questa via è diventata sempre più utopistica a causa della crisi della e nella rappresentanza democratica: una crisi che si autoalimenta per via del corto circuito che negli ultimi decenni si è venuto a creare tra i delegati e i deleganti del potere e che si manifesta con la percezione di uno scollamento delle istituzioni e dei suoi rappresentanti dai bisogni reali e dalla domanda di vedere garantiti i diritti sociali, economici, di libertà e di uguaglianza.

Una debolezza politica percepita come inadeguatezza nell’affrontare le grandi questioni della vita reale, che oggi più che mai a causa della globalizzazione imperante e incontrollata e delle endemiche crisi economico-finanziarie del post capitalismo, si manifestano nell’aumento della povertà tra i ceti medi e l’affossamento dei ceti deboli.

La reazione spesso è il voto di protesta o l’astensionismo: questo, sì, è il vero spauracchio da combattere non solo per l’ambizione personale di sedere nei luoghi decisionali e di potere, ma soprattutto per contrastare il rischio dell’inefficacia di governo della domanda di benessere della popolazione.

Annuncio

Correlati

redazione 3 settimane fa

Elezioni a Torrecuso, Giuseppe Sauchella scioglie la riserva: “Mi candido a sindaco”

redazione 3 settimane fa

Torrecuso, Michele Sauchella verso la candidatura a sindaco

redazione 1 mese fa

Comunali, Orsillo lancia il gruppo ‘Paupisi Futura’

redazione 2 mesi fa

Elezioni a San Giorgio del Sannio, Petrillo (Pd) lancia nuovo patto con i cittadini: ‘Necessario voltare pagina’

Dall'autore

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Musica oltre gli ostacoli: la sfida di Bianca, giovane compositrice non vedente

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Covid, nel Sannio poche informazioni sul numero dei contagi: dove sono finiti i bollettini dell’Asl?

Angelamaria Diodato 2 anni fa

Dalle priorità in città al rilancio di un nuovo Centro nazionale: le sfide future di Mastella

Angelamaria Diodato 3 anni fa

Quel vizio alla comunicazione politica demagogica e al ribasso che riduce l’elettore a seguace di antiche pulsioni

Primo piano

redazione 5 ore fa

Benevento, quale futuro per il Parco ‘De Mita’? Esclusa dalla gara l’unica ditta partecipante: bando da rifare

redazione 5 ore fa

Wg flash 24 del 25 aprile 2024

redazione 17 ore fa

Conservatorio, martedì 30 a Benevento la laurea honoris causa a Gigi D’Alessio

redazione 18 ore fa

Santissimo Salvatore, San Domenico, San Bartolomeo e Santa Sofia aperte per il week end lungo

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content