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Comune di Benevento

Sovraindebitamento e aiuti: il tema finalmente nell’agenda amministrativa di Benevento

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A Benevento saranno attivati un Comitato per l’informazione e uno sportello di ascolto e di indirizzo per le crisi da sovraindebitamento. E’ quanto si evince da una delibera di giunta del 13 maggio scorso che ha dato l’ok ad una intesa tra Palazzo Mosti, Camera di Commercio e Unisannio che, insieme, daranno vita a una serie di iniziative di informazione e di supporto alle imprese e alle attività economiche in difficoltà.

L’intenzione è quella orientare e informare e accompagnare le aziende o le persone indebitate verso il superamento delle difficoltà contingenti, mettendo in atto il percorso per la composizione delle crisi da indebitamento.

L’iniziativa diventa utile per prevenire la chiusura delle attività commerciali e l’esposizione di persone e aziende al rischio di usura.

Per questo, diventano necessarie azioni di educazione alla legalità e di divulgazione degli strumenti previsti dalla normativa di settore integrata con il decretoRistori’‘ del 2020 che consentano al debitore, non soggetto a fallimento, di proporre ai creditori un accordo per la ristrutturazione dei debiti e continuare contestualmente a proseguire l’attività.

Comune, Camera di Commercio e Unisannio, dunque, metteranno in campo convegni, conferenze stampa, progetti di ricerca, attività conoscitive diffuse e azioni di ascolto, rivolte a cittadini, lavoratori, artigiani, piccoli imprenditori e a consumatori.

L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha – come è noto – aggravato (o creato di nuove) le annose criticità di cui alcuni tipi di attività economiche, come il commercio al dettaglio in alcuni settori manifatturieri, soffrono già da tempo.

Nonostante, infatti, i dati di Unioncamere Campania mostrino in relazione al primo trimestre del 2021 un miglioramento della spinta imprenditoriale sul territorio regionale con una crescita del 16 per cento delle iscrizioni delle imprese rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dato anche più alto rispetto alla media nazionale che si ferma soltanto al 7,2 per cento), essi danno conto anche di un incremento delle procedure fallimentari nel comparto commerciale, dei trasporti e dei servizi.

Allo stesso tempo, però, viene registrato un incremento delle nuove aperture nel commercio dovuto alla nascita di imprese femminili (+6,1 per cento) e a quelle a conduzione giovanile (+16,7 per cento) e un aumento delle imprese ”straniere” nel settore edile.

A fronte di questa fotografia, che evidenzia l’effetto anche di normative ad hoc e agevolazioni per l’imprenditoria femminile e giovanile, si constata la ”morte” di aziende soprattutto commerciali di lunga durata.

La chiusura è, certo, l’ultimo step di una progressiva crisi a cui un’impresa può far fronte e che un’ampia legislazione – risalente già al 2012, quella meglio noto come legge antisuicidi, che prevedeva la costituzione dei cosiddetti Organismi di Composizione della Crisi, effettivamente istituiti, però, soltanto nel 2014 e aggiornata recentemente con il cosiddetto decreto ”Ristori” del 2020 – si prefigge di evitare attraverso una serie di interventi e di tutele per la cosiddetta ricomposizione delle crisi debitoria a cui un’attività può andare incontro.

L’obiettivo è quello di promuovere chiaramente tutte le strade possibili per supportare la vitalità economica di un territorio, messo a dura prova anche dalla pandemia da Covid-19 e dalle misure restrittive che ne sono conseguite.

La questione è rilevante dal punto di vista politico-programmatico nell’ottica di guardare a un contesto nella sua globalità e nelle sue necessità.

Il tema del sovraindebitamento entra, in questo modo, a pieno titolo nell’agenda politico-amministrativa: del resto il fine ultimo di chi governa un territorio – o di chi si propone di governarlo – è sostenerne la crescita economica e sociale, un obiettivo che viene indicato chiaramente come principio fondamentale all’art. 3 della Costituzione italiana, in virtù del quale – come si ricorderà – ”è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Di fatto, un principio ineludibile e imprenscindibile da tenere come faro nella concreta gestione amministrativa allineata a una visione democratica e sostanzialmente egualitaria della società.

Va da sé, anche se non sembra sempre scontato, che una tematica come quella del sovraindebitamento e, in generale, della rimozione delle difficoltà economiche rientri non soltanto nella piano delle azioni concrete, ma anche nella programmazione di un’idea di città.

A Benevento strategie di accompagnamento e di sostegno in questo campo sono giunte fino ad ora da parte di associazioni che quotidianamente si occupano di povertà e disagio, in primis la Caritas diocesana.

E’ del 2017, infatti, il progetto dello Sportello Antiusura attivato dalla Caritas diocesana insieme a ”Fondazione Antiusura Interesse Uomo” che aiuta le persone e le famiglie ad uscire da una situazione di indebitamento crescente, oppure, se già vittime di usura, ad essere reinserite nel circuito legale del credito. E’ di circa un anno fa, invece, lo sportello informativo avviato dalle Acli provinciali di Benevento.

Nel Sannio l’Organismo di Composizione delle Crisi debitorie è stato attivato, ad esempio, a Calvi.

Ora arriva in maniera preponderante anche come uno dei punti della proposta programmatica dell’alleanza ”Alternativa per Benevento’‘ che, nella bozza programmatica licenziata e da sottoporre al futuro candidato sindaco che guiderà al coalizione alle amministrative di ottobre e che con molta probabilità sarà individuato in Luigi Diego Perifano (l’ufficialità dovrebbe esserci nelle prossime ore).

Nel capitolo relativo alle attività produttive la bozza dal titolo ”In cammino per il cambiamento” prevede, tra le altre cose, di ”avviare la procedura di attivazione di un Organismo di Composizione delle Crisi da sovraindebitamento per offrire a cittadini e piccole imprese, che versano in gravi difficoltà finanziarie dovute all’emergenza economica e sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19, la possibilità di ristrutturare la propria posizione debitoria.”

Tea le strade da seguire, poi, per i pagamenti dei debiti verso l’ente comunale, la bozza programmatica contempla anche l’applicazione, attraverso un regolamento ad hoc, del baratto amministrativo, introdotto dal decreto Sblocca Italia’‘.

Quest’istituto giuridico, peraltro, è stato più volte invocato negli anni scorsi da diversi componenti del Consiglio comunale di Benevento e, addirittura, nel 2016, in occasione della campagna elettorale per le scorse amministrative, da Raffale del Vecchio in qualità di candidato sindaco.

Baratto amministrativo che, invece, è stato regolamentato nel Sannio solo da pochi comuni, come ad esempio Castelpoto.

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