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Mastella: ‘Recovery, Sud fregato’. Su zona gialla: ‘Favorevole a chiusura alle 23’
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“Sul Recovery Plan non ho una buona visione. Il Mezzogiorno è stato fregato per molti miliardi. A noi hanno aggiunto una parte residuale di 20 miliardi che ci toccavano già e hanno tolto quello che ci dovevano. Cinquecento miei colleghi hanno protestano proprio per questo domenica scorsa: ci hanno tolto dei soldi. Per quanto riguarda Benevento, ne avevo già discusso con il presidente De Luca. Spero che nei fondi del Piano rientri anche la diga di Campolattaro. Purtroppo non ci sono altre opere”. Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ai microfoni di Ntr24.
“Un’altra cosa che lamentiamo come sindaci – aggiunge – è il fatto di non esser stati ascoltati come enti locali. Vorrei capire qual è la progettualità che riguarda la mia città e la mia provincia. Come facciamo a progettare e a realizzare entro il 2026? Tutto molto singolare. Ampi complimenti a Draghi che riscuote una forma di successo in Europa, ma non possiamo accettare tutto questo. Nei Comuni non abbiamo personale, molti sono andati in pensione e non riusciamo a sostituirli: come facciamo a progettare? Al momento, dunque, non sono molto entusiasta”.
Su zona gialla e coprifuoco, infine: “Proprio stamattina ho letto due interviste. In una si diceva che si può aprire fino alle 23, ma con sicurezza e controllo. Ma i controlli dove sono? Anche io sarei per le chiusure alle 23, ma scordiamoci la movida. Nell’altra intervista si era ancora più drastici nel considerare l’apertura molto a rischio. O alle 22 o alle 23, se la gente fa come le scorse sere, tra quindici giorni sarà un disastro. Invito tutti ad essere responsabili: vedo cose deludenti dal punto morale e umano. Se avessimo aperto più tardi, secondo le stime della Fondazione Kessler di Trento, saremmo scesi a 100 morti al giorno. Attualmente – conclude Mastella – ne abbiamo 300, dei quali nessuno se ne frega più. C’è una indifferenza delle coscienze totale e questo mi preoccupa molto’.