CULTURA
‘Ritorno al futuro’ compie 35 anni: Bct celebra il film cult con gli aneddoti del ‘papà’ Gale
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La notizia, forse passata un po’ in sordina, è che il BCT, il Festival del Cinema e della Tv di Benevento, ha avuto l’onore di aprire le celebrazioni in Italia del 35° anniversario di uno dei film più famosi della storia: ‘Ritorno al Futuro’, la pellicola cult degli anni Ottanta prodotta dal maestro della fantascienza Steven Spielberg e diretta da Robert Zemeckis. Una ‘chicca’ che il direttore artistico della kermesse e fan della trilogia, Antonio Frascadore, ha voluto regalare a cittadini e appassionati con la proiezione del primo capitolo, uscito nelle sale americane il 3 luglio del 1985 e arrivato in Italia solo nell’ottobre dello stesso anno.
In attesa dell’inizio del Festival, con la presenza questa sera dell’attore Vincenzo Salemme, la serata pre-inaugurale ha regalato le prime emozioni agli appassionati del genere e soprattutto ai nostalgici degli anni Ottanta, che hanno potuto rivivere sul grande schermo di piazza Cardinal Pacca le avventure spazio-temporali di Marty McFly, interpretato dal grande Michael J. Fox, e dello scienziato Emmett ‘Doc’ Brown, l’attore Christopher Lloyd, a bordo della magica DeLorean. Per la prima volta, però, in 4k Ultra HD, la versione che farà parte della collection con la quale la Universal celebrerà la trilogia nel prossimo ‘Back to the future day’, fissato per il 21 ottobre 2020.
Ad arricchire la serata il collegamento con il produttore e sceneggiatore americano Bob Gale: dalla sua fantasia e penna, infatti, ha preso forma la storia della famiglia McFly. E’ proprio Gale a raccontare come l’idea sia nata, cioè guardando un vecchio almanacco scolastico del papà e iniziando a fantasticare sulla vita dei genitori ai tempi della scuola. Una storia – quella della Delorean e dei viaggi nel tempo nella immaginaria Hill Valley del 1955 – che ha avuto successo perché affascina e riguarda l’umanità tutta e non una singola cultura. Dall’incontro con Spielberg alla scelta dei temi per la colonna sonora, dalle difficoltà di ingaggiare Fox per i suoi impegni con la nota serie ‘Casa Keaton’ ai dubbi di Lloyd, interessato in quel periodo più al teatro che al cinema. E ancora: la DeLorean che inizialmente doveva essere un frigorifero inteso come ‘camera del tempo’, Bob Gale racconta aneddoti impreziosendo una storia che continua ad ammaliare a distanza di decenni. E nel bel mezzo del racconto, parte anche la suoneria del suo telefono con la musica inconfondibile del maestro Morricone, del quale si professa grandissimo appassionato. Scatta l’applauso: il Bct è partito con i migliori auspici.