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Vertenza Samte, un lavoratore scrive ad Accrocca: “Abbiamo diritto ad una vita dignitosa”
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“Eminenza con immensa fiducia ci rivolgiamo a lei per esporle le nostre ragioni. Dopo aver percorso la strada per una possibile soluzione attraverso la cassa integrazione straordinaria, in un periodo difficile, in cui la politica era impegnata in altre questioni nazionali, oggi ci troviamo a pochi giorni dall’uscita definitiva dal lavoro e avvertiamo la necessità di trovare un accordo giusto”. Sono le parole di Nicolino De Cicco, uno dei lavoratori della Samte, che ha chiesto un incontro con l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, per discutere della difficile situazione lavorativa.
“Le proposte arrivate dalla Samte fino ad oggi – spiegano -, sono ingiuste e poco dignitose per i lavoratori con famiglie da sostenere e che da circa 20 anni sono rimasti impegnati con dedizione e professionalità in un settore tanto difficile,che comporta il costante rischio per la propria incolumità fisica. Ciò nonostante, oggi, senza rispetto, tutti ci abbandonano anteponendo la necessità di una gestione economicamente equilibrata della società, rispetto al diritto di una vita dignitosa di ciascun lavoratore. Visione sostenuta con proposte dall’amministratore unico che si può definire ironicamente “il buon padre amorevole” verso 41 figli ritenuti irresponsabili, per il fatto che non possono accettare la proposta di un lavoro che compromette la necessità di soddisfare le esigenze di sostegno delle famiglie e preclude ogni altra opportunità.
Per questi motivi, avere un colloquio con lei per dare voce alle nostre ragioni – conclude -, ci apre una, strada alla speranza. Confidando in un suo umano coinvolgimento forte e sentito”.