ECONOMIA
Export Day, il futuro del Sannio è nei mercati esteri. Liverini: “Opportunità da cogliere”
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Puntare sui mercati esteri attraverso l’export. Bisogna farlo, però, con le modalità giuste, attraverso competenze specifiche e conoscendo dati e numeri dell’internazionalizzazione. La sfida per il Sannio che produce è questa e a Confindustria lo sanno bene, per questo l’Unione degli industriali di Benevento ha aderito all’Export Day, l’evento realizzato contemporaneamente su tutto il territorio nazionale in prossimità della data di possibile effettiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Si tratta di una giornata dedicata alla riflessione, ma anche dal carattere operativo con l’illustrazione delle semplificazioni doganali. Un evento per dare modo agli operatori economici di conoscere il ruolo e il funzionamento dell’Amministrazione doganale e i principali adempimenti connessi con gli scambi con Paesi al di fuori dell’Unione europea.
Tra i relatori, infatti, anche il direttore dell’Ufficio delle Dogane di Benevento, Rosario Del Vecchio. “Durante l’export day abbiamo affrontato il delicato tema dell’uscita del Regno Unito dall’UE previsto per il 30 marzo – ha spiegato Del Vecchio -. La situazione più pericolosa è quella dell’hard Brexit, vale a dire l’uscita dall’UE senza la presenza di un accordo. Per le esportazione e le importazioni si passerà da una semplice cessione di merci ad una attività di importazione ed esportazioni con tutte le implicazioni doganali che ne deriveranno. Stiamo consigliando alle imprese di evitare operazioni di scambio a ridosso della data del 30 marzo perché ci potrebbero essere in quelle giornate possibili problemi informatici. Altra possibile soluzione potrebbe essere quella di una proroga.
Nel frattempo – conclude – l’agenzia ha attivato un help desk per fronteggiare tutte le situazioni. Ringraziamo Confindustria che ci ha consentito di organizzare questo evento e i ragazzi del rampone che hanno partecipato”.
Guardare ai mercati internazionali oggi è una opportunità, ma anche una necessità dalla quale nessuna azienda sannita può sottrarsi. “Il comparto cresce – ha commentato il presidente di Confindustria, Filippo Liverini -, ma bisogna fare ancora di più: ci sono le potenzialità e non possiamo perdere l’occasione di svilupparci”.
E il Sannio vive un’ottima congiunzione economica con il riconoscimento di “Capitale Europa del Vino”. Il settore vitivinicolo e agricolo più in generale, infatti, rappresenta una grossa fetta di export che oggi le imprese sannite hanno la possibilità di valorizzare sia in termini di vendite che di occupazione di nuove quote di mercato.
E ovvio che l’eccellenza del prodotto non basta. Quando si vende all’estero, soprattutto nel caso di agroalimentare, si porta fuori dai confini anche l’immagine del territorio che produce. Per questo è fondamentale anche lavorare sul binario istituzionale per promuovere il brand Sannio.