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Unisannio, laurea all’enologo Cotarella: “Sarò sempre in debito con questo territorio”
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L’impegno e il contributo nel portare ai massimi livelli qualitativi e di conoscenza sui mercati interni ed esteri il vino del Sannio, e in particolare quello prodotto dalla cooperativa “La Guardiense” di Guardia Sanframondi, sono alla base della motivazione del conferimento da parte dell’Unisannio della laurea honoris causa all’enologo Riccardo Cotarella in Economia e Management.
“Ci sono stagioni della vita che ripagano dell’impegno che mettiamo nelle cose e questa laurea ne è testimonianza completa, come anche l’attuale riconoscimento al Sannio Falanghina di Città europea del vino 2019” – ha dichiarato Cotarella, evidenziando commosso di “essere in un particolare stato di grazia”.
Giunto nel Sannio 13 anni fa, Cotarella, già cittadino onorario di Guardia Sanframondi, è riuscito ad apportare nel sistema produttivo dei vini sanniti, e in particolare della Falanghina e dell’Aglianico, le tecniche innovative dell’agricoltura di precisione e i nuovi approcci manageriali alla gestione del vigneto che associano la qualità del vino, prodotto finale, alla qualità dell’uva, che diventa, così, mezzo di conoscenza e di valorizzazione di un determinato territorio, rispecchiando le relazioni sociali e umane, che secondo la filosofia cotarelliana, sono fondamentali per rendere unica la qualità del vino.
Il neo laureato, nella sua lectio magistralis che ha dedicato in particolar modo ai produttori che ha conosciuto nel corso degli anni e ringraziato per aver accolto la propria esperienza, ha evidenziato quanto “in 13 anni il vino sannita, e in particolare della Gardiense, sia passato da giudizi meschini a divenire il brand più importante della Campania grazie alla capacità dei produttori sanniti di inserire nel proprio processo produttivo le nuove tecnologie scientifiche, di aver saputo innovarsi, essere attenti alla sensibilità dei consumatori moderni sempre più esigenti intelligenti, con il proprio saper fare e saper comunicare, elementi determinanti nel successo delle aziende vitivinicole contemporanee.”
La cerimonia, durata oltre due ore presso l’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, è stata scandita dalla Laudatio del direttore del DEMM, Giuseppe Marotta e Concetta Nazzaro, dalla sua lectio magistralis e dalle testimonianze del presidente della “Giardiense”, Domizio Pigna, del giornalista Bruno Vespa oggi in veste di imprenditore vitivinicolo e del giornalista eno-gastronomico de Il Mattino, Luciano Pignataro.