Associazioni
Ex conigliera, Altrabenevento: “Il Ministero non autorizza l’uso della struttura”
Ascolta la lettura dell'articolo
“Il 24 novembre il Ministero dell’Interno ha negato l’autorizzazione per l’uso della struttura ex conigliera-palestra di contrada San Chirico che era stata affittata alla cooperativa Esculapio di Marano per la ospitalità e le attività di integrazione a favore di 24 rifugiati in possesso di regolare permesso”. Così in una nota Sandra Sandrucci per l’associazione Altrabenevento.
“L’edificio – scrive – era già stato utilizzato a gennaio 2017 da un’altra cooperativa per ospitare migranti ma in quel momento mancava il condono edilizio rilasciato dal Comune a luglio 2017. Dopo un anno, cioè a luglio 2018, è stato anche rilasciato il certificato di agibilità ma un gruppo di residenti a San Chirico ha presentato diversi esposti al Ministero dell’Interno, alla Prefettura e alla Magistratura per contestare la legittimità del condono e soprattutto la non idoneità di quella struttura ai criteri fissati dal Manuale Operativo SPRAR perché collocata in una zona senza servizi adeguati e trasporto pubblico urbano.
Ieri, mentre la Guardia di Finanze su incarico della Procura della Repubblica acquisiva le autorizzazioni rilasciate dal Comune per l’utilizzazione di quella struttura – spiega Sandruci -, il Comune ha comunicato alla Esculapio il diniego del Ministero ma non si comprende se il servizio rimarrà affidato alla cooperativa napoletana che potrebbe optare per un altro edificio. Ma proprio l’incarico assegnato ad Esculapio è oggetto di ricorso al TAR da parte della cooperativa beneventana il Faro, seconda classificata alla gara di appalto. I giudici del Tribunale amministrativo con l’ordinanza del 22 novembre, hanno sospeso l’efficacia degli atti di affidamento del servizio fino alla udienza di merito fissata per il 27 febbraio 2019.
Intanto – conclude Altrabenevento – noi aspettiamo ancora di sapere che cosa deciderà l’ufficio per i provvedimenti disciplinari in merito alle contestazioni notificate a Gabriele Corona, dipendente del Comune, proprio per le puntate di questo romanzo firmate a nome di Altrabenevento”.