ENTI
Stir, richiesto lo stato di emergenza. Caputo: “Chiederemo nuove analisi ambientali”
Ascolta la lettura dell'articolo
La richiesta dello stato di emergenza firmata dai sindaci dei Comuni di Casalduni, Pontelandolfo, Fragneto Monforte, Santa Croce del Sannio, Morcone, Sassinoro, Fragneto l’Abate e Campolattaro in merito all’incendio che si è sviluppato nello Stir di Casalduni. E’ il risultato dalla riunione che si è svolta, questa mattina, alla Prefettura di Benevento alla presenza del prefetto Cappetta e di una delegazione di primi cittadini del Sannio. Nel documento viene richiesta, oltre all’emergenza ambientale, anche la rimozione immediata delle ecoballe e del materiale bruciato; la messa in sicurezza definitiva dei siti interessati dal fuoco e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente fino alla chiusura dell’emergenza. L’atto è stato consegnato al prefetto per farlo giungere nelle mani della Regione Campania che dovrebbe accogliere la richiesta dei sindaci e dare via all’iter coinvolgendo il Governo sulla tematica.
Non solo, l’atto è stato inoltrato anche alla Procura della Repubblica come esposto. I Comuni, infatti, vogliono ulteriore chiarezza su una vicenda che preoccupa non poco le popolazioni. Nel documento, infatti, viene ripercorsa la storia dell’impianto e le diverse problematiche che l’hanno investito sin dalla realizzazione. Criticità che negli anni scorsi hanno portato a diverse segnalazioni all’autorità giudiziaria per alcuni malfunzionamenti e che nel febbraio del 2018 sono state confermate da una sentenza del Tribunale del capoluogo. Resta da risolvere, definitivamente, anche la questione dei conferimenti.
Altro tema è legato all’inquinamento ambientale. Nella giornata di ieri, la Samte – attraverso un comunicato dell’amministratore unico Fabio Solano – aveva fatto sapere che le rilevazioni dell’Arpac non avevano evidenziato valori sopra i limiti di legge. Un dato, certamente positivo, ma sul quale i cittadini vogliono maggiori rassicurazioni anche in considerazione delle numerose aziende agricole che sorgono nelle vicinanze dell’impianto. Per questo, nei prossimi giorni dovrebbero scattare, su richiesta dei sindaci, delle nuove analisi anche con il contributo dell’Unisannio: “Ho contattato l’università – ha commentato il sindaco Caputo – e ho chiesto nuove analisi. Partiremo dall’aria, ma mi aspetto verifiche anche su terreni, falde acquifere e con il supporto dei docenti di Portici anche sui prodotti agricoli come frutta e olive”. Si tratta di un modo anche per rassicurare la popolazione che questa mattina ha atteso l’esito della riunione di fronte al Palazzo del Governo. In strada oltre ai residenti dei comuni interessati dal rogo anche la mamme di Sassinoro e i comitati civici della zona.
Ultimo passaggio riguarda l’Ato rifiuti. Una assenza denunciata dal sindaco di Casalduni e componente dell’Ambito, Pasquale Iacovella, che minaccia le dimissioni in segno di protesta.