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Biglietti disabili, genitore scrive a Vigorito: “Per il futuro spero migliore organizzazione”

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“Caro Presidente Vigorito,
volevo innanzitutto ringraziarla per tutto quello cha ha fatto, sta facendo e farà per i nostri colori. Volevo esternarle con queste poche righe tutti i miei sentimenti delle ultime ore, con la convinzione di essere costruttivo per il futuro (vedi prossima gara interna di domenica 22 ottobre alle ore 15), in merito ai tagliandi riservati ai diversamente abili, essendo mio figlio interessato dalla problematica. Art.3 comma 3, per intenderci.

Credo di farmi portavoce di tante altre situazioni familiari simili alla mia. Ho 52 anni, seguo il Benevento da sempre, sia in casa che fuori. Ed ho perso 12 o 13 playoff (non lo ricordo nemmeno più).

E’ mia intenzione portare a conoscenza di tutti quanto si è verificato sabato 30 settembre al botteghino dello Stadio, per gli ingressi per i diversamente abili.

Ho già fatto presente diverse volte tale situazione, anche negli anni scorsi, direttamente presso la sede a palazzo Fragnito, ma invano, e solo ora mi decido a scrivere avendo raggiunto il colmo.

Pur accettando di doversi sottoporre ad ogni gara casalinga ad una fila sempre crescente e con ogni condizione meteo, sabato 30 si è superato ogni limite.

Faccio una premessa. In occasione della precedente gara interna con la Roma, un esponente dello staff, constatato che la situazione stava per degenerare, venne fuori, come successo anche sabato pomeriggio, per cercare di mettere un po’ di calma.

Anche allora, gli suggerii di far presente le nostre rimostranze ai dirigenti, ed insieme a me anche altre persone (come anche ai due carabinieri intervenuti sabato sul tardi) …..di porre rimedio a questa situazione con dei piccoli accorgimenti (magari con dei cartelli di avviso sulle pareti dei botteghini), che vado ad elencare: fila indiana, non lasciando che qualcuno si infili lateralmente, da destra e da sinistra; massimo due ticket a persona (vale a dire una sola pratica da valutare); le associazioni non devono arrivare in fila con la cartellina delle pratiche da lavorare per tutti i loro associati; i disabili in carrozzella (con ogni rispetto e comprensione possibile) non debbono arrivare lì in persona, ma mandare il proprio accompagnatore a sorbirsi la fila, e quindi non sollecitare il “pietismo” delle persone in fila per scavalcare tutti e passare avanti.

Ma soprattutto non lasciare che i soliti noti (e sono sempre gli stessi, da anni) gestissero la situazione a loro piacimento, affermando di stare lì in fila sin dal mattino presto o addirittura dalla notte precedente.

Addirittura uno (anche lui, sempre lo stesso) si è permesso la libertà di distribuire dei bigliettini numerati (tipo post-it) per disciplinare la fila. Nobile iniziativa, per carità, ma tutti avremmo dovuto essere informati ed essere portati a conoscenza, per avere la libertà di scegliere se fare o no la fila.

Mi rendo conto di tutto, che la platea dei sedicenti tifosi si è allargata, che l’afflusso dalle località limitrofe è vistosamente aumentato, ma permettere che chi proviene da fuori abbia la possibilità di togliere il posto a gente di Benevento, mi sembra troppo. E non erano nemmeno tifosi della Strega, ovviamente, come tante altre persone affianco a me potrebbero ben testimoniare.

Ora, in vista dei prossimi impegni casalinghi, auspicherei una migliore organizzazione facendo tesoro di questa segnalazione, ringraziando in anticipo la proprietà per aver ottenuto dalla Lega la possibilità di allargare questo Settore ad un numero di 200, anziché i soli 43 previsti dalla normativa.

Se è vero che ci sono disposizioni della Lega che disciplinano questo particolare tipo di tagliandi, mettendoli in circolazione solo il giorno prima (magari sarebbe meglio in settimana….ad orari diversi….oppure on line…..o anche fissando un prezzo minimo simbolico), la Società Benevento Calcio potrebbe adoperarsi per poter dare la precedenza, per la distribuzione dei tagliandi ai diversamente abili, ai tifosi veri residenti a Benevento città, poi a quelli della provincia, possessori magari di Supporter Card, fissando dei criteri ben precisi di prelazione, oppure ancora creando una sorta di banca dati o archivio con un elenco di nominativi che hanno diritto o meno…..dividendo in Art.2 e Art.3…..così da accorciare i tempi di attesa al botteghino.

Ovviamente, ma è ben ribadirlo, non bisogna lasciare che “i soliti noti” facciano incetta di tagliandi per sé e per i propri.

Fiducioso in un benevolo accoglimento di tale segnalazione, auguro le migliori fortune a noi tutti”. (Mario Dell’Aquila)

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3 Commenti

3 Comments

  1. Peppe

    2 Ott, 2017 a 16:42

    Condivido tutto tranne un particolare. ..la discriminazione tra residenti in città e in provincia . Il benevento è di tutto il Sannio .

    • Marcello molinaro

      2 Ott, 2017 a 19:09

      Essendo anch’io padre di un ragazzo disabile,ho avuto il privilegio come accompagnatore, di assistere agli incontri di calcio dalla serie C alla serie B.Quest’ anno per evitare spiacevoli inconvenienti, che si sono verificati nella finale playoff, ho sottoscritto un abbonamento settore distinti e fatto la tessera del tifoso a mio figlio disabile pensando che la società avesse messo in vendita abbonamenti ridotti. Secondo me sarebbe opportuno mandare la documentazione online in società visto che la domanda supera l offerta ,la quale provvederà a dare i biglietti a giro in modo che sempre più disabili possano usufruire di questo privilegio .Evitando tanti spiacevoli inconvenienti

    • Saverio

      3 Ott, 2017 a 9:18

      Non credo che la “discriminazione” che è stata posta sia per le persone della provincia.
      Credo che si riferisse agli AVILLINESI, CA6RTANI, NAPOLETANI, FOGGIANI, B4RESI che domenica erano allo stadio e ci saranno , ahimè, anche contro la juve, napoli, milan

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