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L@p Asilo 31, manifestazione alla Gesesa contro assunzioni e aumento bollette
Dura replica del presidente della Gesesa, Luigi Abbate: "Attacchi vergognosi sulle assunzioni". Sull'aumento dei costi: "Non dipende da noi"Ascolta la lettura dell'articolo
Rincaro bollette e assunzioni della Gesesa. Sono queste le motivazioni alla base della protesta degli attivisti del L@p Asilo 31 che, questa mattina, hanno manifestato di fronte la sede di contrada Pezzapiana della società idrica del capoluogo.
Il portavoce del L@p, Cosimo Maio, è stato ricevuto da alcuni dirigenti dell’azienda. Un breve colloquio per discutere delle criticità evidenziate dai cittadini. “Ci sono perdite e mancati investimenti che ricadono sulle famiglie – ha spiegato Maio –. L’acqua è un bene pubblico che deve essere tutelato”.
Maggiore trasparenza, invece, è la richiesta in merito agli incarichi e alle assunzioni all’interno della partecipata. Un tema sul quale erano già intervenuti alcuni esponenti dell’opposizione comunale e l’associazione Altrabenevento. “Ci sono molti disoccupati in città, ma non è stata data la giusta evidenza pubblica alla vicenda – conclude il L@p -. Anche oggi non abbiamo ricevuto risposte chiare in merito”.
I CHIARIMENTI DELLA GESESA – Dura replica del presidente della Gesesa, Luigi Abbate, dopo la manifestazione, di questa mattina, degli attivisti del L@p Asilo 31. Il numero uno della società partecipata di Palazzo Mosti risponde sia sul tema delle assunzioni, definendolo “un attacco vergognoso”, che sulla questione dell’aumento delle bollette e delle perdite della rete idrica.
“L’attacco portato ai nuovi dipendenti è ingiustificato e infondato – ha chiarito il presidente -. Siamo un’azienda privata e non abbiamo nessuna necessità di evidenze pubbliche o mostrare documenti”. Il riferimento è alla richiesta di accesso agli atti degli esponenti del L@p: “Nonostante questo – ha aggiunto Abbate – sono pronto a pubblicare tutto sul nostro portale”.
Il dirigente della partecipata del Comune ha voluto chiarire anche gli aspetti legati alla scelta del personale e ha sottolineato che “la Gesesa si rivolge, come accade da sempre, ad una società esterna che cerca i profili richiesti”. Durissimo, invece, il commento in merito alle polemiche sui nuovi dipendenti “che – ha commentato Abbate – sono diventati il mezzo per attacchi politici vergognosi e speculazioni. Si tratta di due categorie protette; due manutentori che hanno seguito un corso nel 2015 con la Gesesa ed abbiamo scelto dalla nostra graduatoria ed infine due ingegneri specializzati dell’Unisannio che stanno sviluppando un progetto con noi. Tutti sono a tempo determinato”.
Sul tema tariffe, invece, il presidente difende l’operato di Gesesa che gestisce la rete e “quindi l’eventuale rincaro dei costi – ha spiegato – riguarda decisioni dell’Ente idrico campano sul quale noi non possiamo intervenire”.
Smentisce, dunque, le dichiarazioni del portavoce del L@p che attribuiva alle perdite della rete idrica il motivo dell’aumento delle bollette: “Noi siamo al 28,90% di dispersione idrica – ha concluso Abbate -. E’ il dato migliore in Campania e i nostri investimenti proseguiranno per migliorare ancora. Ribadisco, tutta questa faccenda è vergognosa”.