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“Credenze popolari” e streghe, l’arcivescovo Accrocca e Cecchi Paone a confronto
L'incontro si è svolto nell'ambito dell'iniziativa promossa dall'ateneo sannita "Unisannio Cultura"Ascolta la lettura dell'articolo
“Credenze popolari” è stato il tema dell’incontro svoltosi stamattina presso la Sala Letture del Dipartimento DEMM di piazza Arechi II – Benevento, nell’ambito dell’iniziativa dell’ateneo sannita “Unisannio Cultura”.
A confrontarsi sull’argomento, finalizzato ad analizzare l’origine delle tradizioni, delle superstizioni e delle credenze popolari sotto i profili religiosi, letterari e scientifici e che ha avuto anche un focus sulla leggenda beneventana delle streghe, l’arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone e Fabio Garuti, autore del libro “Le streghe di Benevento. La grande bugia”.
“Le streghe di Benevento – ha detto Garuti, che ha parlato del fenomeno della “caccia alle streghe” come di un vero e proprio genocidio – non esistono come come streghe malefiche ma come donne legate al culto della natura e dell’arte delle erbe sottoposte a persecuzione quando è subentrato nell’ordine sociale il patriarcato maschile e la dominazione del papato”.
Conoscere, dunque, per poter comprendere anche le credenze popolari contemporanee e che, secondo il sindaco Mastella, intervenuto all’incontro, “è più giusto definire convinzioni”.
Secondo Cecchi Paone oggi i valori della cultura occidentale aiutano ad affermare maggiore libertà di espressione e di azione senza il rischio di emarginazioni.
Al dibattito hanno partecipato numerosi studenti del liceo Classico “Giannone” e dell’istituto “De La Salle”, il rettore dell’Università del Sannio, Filippo De Rossi, che ha annunciato che il prossimo novembre ci sarà un incontro specifico sul tema delle streghe con l’antropologo Niola, rappresentanti della Prefettura e il questore di Benevento, Bellassai.
Le dichiarazioni nel servizio video