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San Giorgio la Molara, cittadini in strada per la fondovalle mai completata
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Una strada incompiuta, ma che potrebbe collegare il Fortore con Benevento in soli 15 minuti, al posto dei 30 che i pendolari impiegano attualmente. L’arteria in questione è la “Strada di penetrazione San Giorgio la Molara – S.S. 90 bis” che avrebbe dovuto collegare la SP 58 al confine tra San Giorgio la Molara e Pago Veiano con la zona Asi di Benevento.
Un progetto che è in piedi da quasi 30 anni e per il quale sono già stati spesi 34 miliardi di vecchie lire. Tuttavia, la ‘fondovalle’ – che potrebbe servire anche numerose aziende agricole del territorio – è inutilizzabile perché nel tratto centrale, nei comuni di Paduli e di Pietrelcina, è stata compromessa da una serie di frane.
Per questi motivi, i cittadini del comune fortorino hanno deciso di manifestare per riaccendere i riflettori sulla vicenda. Questa mattina, molti residenti – insieme al sindaco Nicola De Vizio e ai primi cittadini di Ginestra Degli Schiavoni, Molinara e Paduli – si sono dati appuntamento a contrada Calise per un incontro pubblico. L’iniziativa nasce su proposta del gruppo consiliare di minoranza ‘San Giorgio domani ‘ ed è stato condiviso dall’intera assise con una delibera votata all’unanimità.
Tra i manifestanti c’era anche l’ex sindaco di San Giorgio la Molara, Raffaele Moffa, che nel 1974 ebbe l’intuizione di avviare l’iter per la realizzazione del collegamento che, nelle intenzioni delle diverse amministrazioni, sarebbe dovuto essere un modo per rimediare all’isolamento del fortore, ma che nella realtà si è tramutato in una opera infinita.
La richiesta ai rappresentanti politici e istituzionali è chiara: risolvere l’annosa questione con l’inizio dei lavori per circa 2.400.000 euro per la sistemazione e l’apertura delle tratte iniziali e finali dell’asse viario, sulla base del progetto già predisposto dalla Provincia. “L’obiettivo però – ha concluso Massimiliano De Cesaris, del gruppo ‘San Giorgio domani ‘ – è intervenire anche nel tratto centrale per dare finalmente la possibilità di un collegamento rapido con il capoluogo e il resto della provincia”.
Tra sei mesi i cittadini si rincontreranno per fare un nuovo punto della situazione e vedere cosa è cambiato. Nel frattempo. i sindaci proseguiranno nella loro azione di pressione nei confronti di Regione e Provincia per mantenere alta l’attenzione sulla questione.
Dalla manifestazione, però, emerge anche la chiara volontà di fare rete tra i diversi Comuni. Una visione globale del territorio che, non solo potrà dare maggiore forza al progetto, ma soprattutto creare le condizioni giuste per far uscire l’intero Fortore da un isolamento che le popolazioni soffrono ormai da troppi anni.