fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Featured

Telese Terme, locali chiusi entro l’1 e stop ad alcolici alle 22: scoppia la polemica

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

E’ stata firmata lo scorso 31 maggio dal commissario prefettizio Mario Muccio ed ha già suscitato a Telese Terme una serie infinita di polemiche e malumori. E’ l’ormai celeberrima ordinanza numero 18 che disciplina gli orari di attività per pubblici esercizi, oltre alle attività musicali e danzanti nei locali.

Secondo quanto si legge nel documento, birrerie, pub, bar, pizzerie, ristoranti e tavole calde potranno essere aperte per l’intero anno dalle 5 del mattino all’1 di notte. Sarà consentito esercitare attività musicali e danzanti all’interno solo fino alle 24. Qualora la struttura fosse provvista di idonea e documentata insonorizzazione, la chiusura può essere posticipata fino all’1. Inoltre, l’atto comunale dispone di cessare la somministrazione delle bevande alcooliche dalle 22 alle 6 del giorno successivo. Al fine di assicurare un corretto e ordinato deflusso dei clienti, il locale dovrà anche chiudere entro 30 minuti dagli orari indicati dall’ordinanza, in modo da vietare qualunque somministrazione nel corso di tale periodo. E’ vietata infine la vendita ai minorenni e quella per asporto di qualsiasi bevanda alcolica posta in contenitori di vetro o lattina dalle 24 alle 6. Le sanzioni pecuniarie andranno dai 300 ai 500 euro.

L’ordinanza di Muccio – si legge – ha “il dovere e la necessità di tutelare la popolazione da prevedibili fenomeni di vandalismo sulle opere pubbliche e private, di insicurezza pubblica e di inquinamento acustico prodotti dai presunti avventori dei pubblici esercizi e dalle attività di intrattenimento e svago svolti negli stessi locali e in prossimità degli stessi provocando fenomeni di disturbo alla quiete pubblica”.

LE POLEMICHE – Intanto, i gestori di 12 locali telesini hanno chiesto di essere ricevuti con estrema urgenza dal commissario Mario Muccio. “La stesura e quindi la pubblicazione dell’ordinanza – scrivono in un comunicato stampa – è avvenuta senza che a nessuno venisse in mente di ascoltare il nostro parere. Al di là della condivisione di scelte talvolta cruciali per la sopravvivenza delle attività commerciali, sarebbe stato quanto meno auspicabile un confronto con chi sarà costretto a fare i conti con le disposizione dell’ordinanza.

Nel documento – sottolineano i commercianti – si parla di ordine pubblico, di atti di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica. Sarebbe stato forse opportuno cercare la nostra collaborazione e verificare insieme quali azioni porre in essere, quali le nostre responsabilità e quali le responsabilità di chi è tenuto al controllo e alle gestione del territorio.

Con questa ordinanza – concludono – si mette in ginocchio un comparto economico da sempre fondamentale per l’economia telesina, con la stagione termale ed estiva alle porte, un settore che già vive un momento sicuramente non facile. Non escludiamo una serrata generale o azioni chiaramente plateali già nei prossimi giorni, abbiamo raccolto un consenso praticamente unanime. Sarebbe forse il caso di rivedere posizioni che rimandano all’epoca del proibizionismo”.

Anche il gruppo “Telese Riparte” è intervenuto sulla questione: “Prendiamo atto della ampia disponibilità del Commissario Prefettizio a discutere i contenuti dell’ordinanza che disciplina gli orari di apertura dei pubblici esercizi e la somministrazione di alcolici. Apprendiamo dal comunicato stampa del Commissario, inoltre, – spiega Angela Abbamondi – che il problema era già noto all’amministrazione Carofano che, come al solito, non ha fatto praticamente nulla.La posizione del gruppo Telese Riparte è quella di modificare con urgenza l’ordinanza, rendendo più adeguati alle caratteristiche di Telese Terme gli orari di somministrazione e di apertura, sopratutto per tutelare gli interessi degli esercenti e del settore.

Contestualmente, per contemperare anche le legittime aspettative dei cittadini residenti che interessano anche il decoro del paese, proponiamo che le attività di controllo del territorio siano intensificate, sopratutto nei giorni e nelle ore notturne. Sarebbe un giusto equilibrio teso a salvaguardare i diversi interessi in campo. La demagogia – conclude Abbamondi – non ci interessa, così come la strumentalizzazione di una vicenda che richiede l’intervento ponderato delle Istituzioni. Riteniamo, avendo sentito il Commissario, che ci siamo tutte le condizioni per modificare, migliorandola, l’ordinanza”.

LA NOTA DI ACETO – “Martedì 7 giugno – scrive Gianluca Aceto per il gruppo “Telese Bene Comune” – si riunirà un tavolo di confronto sul problema evidenziato dall’ordinanza del commissario prefettizio, dottor Mario Muccio, che ha reso più stringenti le regole sugli orari di apertura dei pubblici esercizi e sulla somministrazione di alcool agli avventori. Sono sicuro che i partecipanti arriveranno con concrete proposte di modifica, tali da consentire allo stesso Commissario le opportune variazioni, necessarie a garantire le evidenti e contrastanti esigenze in campo: quelle dei cittadini e quelle degli esercenti.

Il problema assiste da anni. Il finesettimana, molto spesso, alcune strade e piazze sono rese irriconoscibili da bande di giovanissimi che ne fanno il proprio orinatoio o il proprio terreno di conquista, danneggiando anche diverse auto in sosta. Lo spettacolo che lasciano è noto a tutti. Altrettanto spesso, chi ha amministrato ha voluto girare la faccia dall’altra parte, contribuendo a determinare la situazione attuale. Ad esempio: come fai ad assicurare il controllo estivo notturno se assumi i vigili stagionali ad agosto inoltrato e non investi le risorse necessarie a coprire i costi della sorveglianza?

È allora indispensabile – aggiunge Aceto – che tutti sentiamo la responsabilità di diventare parte della soluzione, ognuno per il ruolo che ricopre. Ovviamente non basta un’ordinanza né una riunione, strumenti con cui sui può aprire una discussione che sarà laboriosa. Telese, del resto, sta affrontando le dinamiche tipiche di una realtà che è cresciuta senza affrontare quei problemi che già si erano manifestati in realtà urbane più grandi.

Invece ho letto virulenti filippiche contro il commissario e contro chi ha causato il commissariamento, causato peraltro da vicende di tutt’altra natura. Invece di interrogarsi sulle proprie, passate deficienze amministrative, si preferisce utilizzare un tema così delicato per strumentalizzazioni politiche. Quasi vivessimo una perenne campagna elettorale. Per non parlare dei perentori inviti – che suonano come minacce – a mostrare la faccia, rivolti ai cittadini che hanno sottoscritto una petizione per segnalare il loro disagio.

Lo dico da anni: è un approccio sbagliato, non aiuta a risolvere i problemi concreti. Se dei giovani e giovanissimi, di Telese e dell’intero circondario, il sabato sera si ubriacano fino a insudiciare e danneggiare la nostra cittadina, il problema è di tutti: dei ragazzi e dei loro genitori, innanzitutto; della società nel suo complesso; di chi ha responsabilità di governo, ad ogni livello; di chi deve controllare. Il problema è anche degli esercenti. Si tratta di avviare un percorso che non è solo repressivo ma anche culturale, pedagogico e sociale, e gli esercenti devono esserne protagonisti.

Il 22 settembre 2014 – spiega nella nota – consegnai all’allora sindaco una bozza di provvedimento, frutto di mesi di lavoro, denominato “Telese città bella e accogliente”, che prevedeva i seguenti punti, divenuti recentemente norma dello Stato (legge 221/2015): il coinvolgimento dei pubblici esercizi nel mantenere pulite le aree pubbliche limitrofe, garantendo il rispetto delle norme sulla raccolta differenziata e contenendo l’abbandono di rifiuti e mozziconi di sigaretta; impiego di materiali riutilizzabili in luogo dell’usa e getta (sia per i pubblici esercizi che in occasione di feste, eventi e sagre); multe salate per gli avventori maleducati.

In cambio, il comune avrebbe rilasciato un marchio di qualità e sostenibilità ambientale (con pubblicità gratuita per i pubblici esercizi) e avrebbe calcolato una proporzionale riduzione della TARI. L’avvio delle attività era su base volontaria, e solo dopo un anno si sarebbe eventualmente passati all’obbligo per tutti. La bozza del provvedimento, prima dell’adozione, era pronta per essere sottoposta ad un confronto preventivo con i portatori di interesse.

Quell’amministrazione – conclude Aceto – non era capace di capire per tempo i processi, e quindi di anticiparli, e aveva alcuni esponenti per i quali non bisogna toccare nulla per timore di dar fastidio a qualcuno. La bozza rimase nella posta elettronica del sindaco, che dopo un paio di mesi ritenne di risolvere tutti i problemi revocandomi la delega. Ora guardiamo avanti, ma senza mai dimenticare gli errori passati. Sennò non ne usciamo”.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 3 giorni fa

Una pizzeria sannita sul podio al Campionato mondiale della pizza di Parma

redazione 4 giorni fa

Telese Terme, rapinarono commerciante: obbligo di dimora per tre giovani 20enni

redazione 1 settimana fa

Telese, gli auguri dell’amministrazione e della comunità alla centenaria nonna Agnese

redazione 1 settimana fa

Telese, grazie all’aiuto delle fototrappole nessuno sconto a chi contravviene allo smaltimento dei rifiuti

Dall'autore

redazione 1 minuto fa

Vinitaly, Barone (Lega): ‘Sud protagonista, si punti sull’enoturismo’

redazione 19 minuti fa

Palazzo Mosti, ok al Piao: previste quasi 50 assunzioni nel corso di un triennio

redazione 22 minuti fa

Ospedale Sant’Agata de’ Goti, il sindaco Mastella convoca l’Assemblea dei Sindaci

redazione 1 ora fa

Vicenda 118, vertice a Benevento: presto piano operativo delle associazioni su questione demedicalizzazione

Primo piano

redazione 19 minuti fa

Palazzo Mosti, ok al Piao: previste quasi 50 assunzioni nel corso di un triennio

redazione 22 minuti fa

Ospedale Sant’Agata de’ Goti, il sindaco Mastella convoca l’Assemblea dei Sindaci

redazione 1 ora fa

Vicenda 118, vertice a Benevento: presto piano operativo delle associazioni su questione demedicalizzazione

Christian Frattasi 1 ora fa

Gli studenti dell’ITI Lucarelli alla scoperta dell’Hortus Conclusus: monitoraggio civico su restauro e fondi Pics, ma anche contest di lettura

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content