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CULTURA

Magnifico Teatro a rischio chiusura. Fonzo: “Dateci una struttura per non morire”

Il candidato sindaco Del Vecchio: "Con la crisi salatissimo il conto pagato dalla cultura. La mia idea? Mettere gli spazi pubblici a disposizione delle iniziative dei privati"

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Ventotto compagnie teatrali ospitate, 1960 spettatori, 70 in media ogni week end da settembre ad oggi, numerosi premi nel corso dei 10 di anni di attività e in ultimo la notizia ancora non ufficiale del riconoscimento come migliore teatro campano del 2016 per aver resistito alle difficoltà post alluvione nel Sannio, l’ingresso quest’anno nella rete Agis dei teatri campani, e nel teatro Nuovo Teatro Sanità sostenuto da Roberto Saviano fanno del Magnifico Visbaal di Benevento una realtà culturale forte e viva che rischia, però, da giugno prossimo la chiusura per mancanza di spazi.

L’alluvione di ottobre, come si ricorderà, ha reso inagibile la sede del Magnifico Visbaal a via Cupa Ponticelli, e la compagnia ha continuato a portare avanti le sue iniziative laboratoriali e di spettacolo presso il Piccolo Teatro Libertà messo a disposizione dall’attuale amministrazione comunale fino a giugno prossimo.

Una scadenza imminente che preoccupa gli attori e i tecnici e rende ancora più precario il futuro della compagnia.

Da qui l’appello forte del direttore artistico della rassegna Magnifico Teatro, Peppe Fonzo, al futuro sindaco della città, “riconosciuta in Italia come la città dei teatri, a impegnarsi a riaprire i teatri e a concedere spazi almeno per dieci anni.”

L’S.O.S è stato lanciato durante la conferenza stampa sul bilancio della stagione teatrale 2016 di Magnifico Teatro presso il bar Wapo di Benevento.

“Da giugno – ha annunciato Fonzo, che ha proposto la concessione in usufrutto degli spazi esistenti – sarà battaglia costruttiva.”

Al fianco di Magnifico Visbaal anche il critico e regista teatrale Giulio Baffi, e già direttore artistico di “Benevento Città Spettacolo”.

Con una mail inviata a Peppe Fonzo ha testimoniato vicinanza e solidarietà a tutto il gruppo e ha auspicato che “si manifesti concretamente il sostegno da parte delle istituzioni affinché, gli attori che quest’anno sono stati raminghi e pellegrini, possano trovare il giusto posto per lavorare.”

Il Magnifico Visbaal Teatro è nato nel 2006 svolgendo in piena autonomia e attraverso l’autofinanziamento attività di ricerca teatrale e spettacoli. Realizzati anche progetti commissionati per ragazzi a rischio nelle periferie. A breve, secondo quanto dichiarato da Fonzo, potrebbe entrare nel Napoli Teatro Festival. Si fregia, inoltre, della collaborazione tra le altre cose con Teatro Civico 14 di Caserta, e Asilo Filangieri di Napoli.

Oltre ad eventi di natura puramente teatrale il Magnifico Visbaal svolge progetti di carattere sociale e didattico in collaborazione con assessorati alla Cultura, alle Politiche Giovanili, allo Sport, all’Ambiente.

Collabora inoltre con gli Uffici Scolastici Provinciali, Scuole di ogni ordine e grado, Carceri e Cooperative Sociali. Dal 2012 è attivo un laboratorio permanente con gli utenti del Dipartimento di Salute Mentale ASL Benevento. Nel dicembre 2011 apre uno spazio laboratoriale di studio e ricerca permanente dove vengono ospitati e promossi laboratori teatrali, teatrodanza, movimento danza, yoga degli elementi, bioenergetica e tangoterapia.

IL COMMENTO DI DEL VECCHIO –  “L’amico Peppe Fonzo pone un tema che è sempre più centrale nelle politiche culturali delle città italiane. Un tema che ci parla della necessità di mettere in relazione gli spazi pubblici con gli artisti. Una questione che soltanto fino a qualche anno fa, fino a quando i Comuni erano nelle condizioni finanziarie di organizzare e promuovere attività e manifestazioni culturali, non esisteva.

Poi è giunta la crisi. E come accaduto per tantissime famiglie italiane, anche le amministrazioni pubbliche si sono ritrovate con meno risorse da spendere. Salatissimo il conto pagato dalla cultura. D’altronde, per anni, si ricorderà, con la cultura non si mangia era il motto che muoveva le decisioni di chi controllava i cordoni della borsa. Una follia. E oggi ci ritroviamo con i luoghi della cultura vuoti e gli artisti fermi. Una emergenza che non poteva non coinvolgere pure la nostra Benevento. Anche perché, negli ultimi dieci anni, il numero dei teatri e degli spazi culturali messi a disposizione della comunità è cresciuto. E tanti sono i professionisti – perché l’arte è un lavoro e non un hobby – che reclamano legittimamente, come qualsiasi altro lavoratore, un luogo dove esprimersi. Che fare, dunque?

La mia idea ho avuto modo di raccontarla in queste prime settimane di campagna elettorale: mettere gli spazi pubblici a disposizione delle iniziative dei privati. Vale per la cultura come per altre attività. In un apposito focus di approfondimento, al quale inviteremo tutti gli operatori culturali, chiariremo come potrà concretizzarsi questa idea, partendo anche da nuove e recenti esperienze che possiamo prendere ad esempio”.

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