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Ponte sul fiume Ufita, è scontro tra il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte e la Provincia: “Cittadini isolati”
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GUARDA VIDEO E’ scontro tra il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte e la Provincia di Benevento a causa del ponte sul fiume Ufita. La Giunta guidata dal sindaco Romeo Pisani, attraverso una delibera dello scorso 10 novembre, protesta “vibratamente contro l’amministrazione provinciale, quale Ente territorialmente competente, che è rimasta inerme dalla prima manifestazione di instabilità della struttura ad oggi. Ancor più grave – prosegue l’atto – se si considera che la Regione Campania ha finanziato per milioni di euro opere, tra le quali poteva rientrare anche questa, evitando il definitivo collasso delle strutture del manufatto”.
Come si ricorderà, a dicembre 2013, il ponte fu danneggiato fortemente a causa di una straordinaria piena del fiume provocata dalla intense piogge di quei giorni. Crollò uno dei due pilastri centrali e venne erosa la parte sinistra della struttura, determinando subito la chiusura al traffico della strada provinciale 163.
Una situazione, denunciano dal comune sannita, che è peggiorata – dopo il maltempo che ha colpito il Sannio, gli scorsi 15 e 19 ottobre – causando la definitiva chiusura con la drastica interruzione del traffico e di tutti i collegamenti. L’arteria, infatti, collega il comune a quello di Apice e rappresenta l’unica via per raggiungere l’autostrada Napoli-Bari.
Uno stop che ha determinato non pochi disagi alla popolazione di Sant’Arcangelo Trimonte e in particolare ai residenti dalla frazione “Iscalonga”. La contrada, composta da circa una trentina di famiglie, gravita per diverse attività e servizi, tra i quali il medico di famiglia e la guardia medica, nel vicino comune di Apice.
L’interruzione determina, per questi cittadini, uno grande disagio visto che per compiere attività quotidiane sono costretti a percorrere diversi chilometri di strade comunali ed interpoderali per poter raggiungere Apice, mentre per arrivare nel capoluogo bisogna prima percorrere la strada provinciale “Femmena Arsa” e poi immettersi sulla 90bis nei pressi di Paduli.
Il danno maggiore è subito dalle attività commerciali – prosegue la delibera – e da una ditta che produce calcestruzzi che è praticamente ferma. Le autobetoniere e gli autotreni, infatti, non possono uscire dagli stabilimenti perché non possono transitare sulle strade comunali per i divieti inerenti il peso e non sono in grado di utilizzare le provinciale “Femmena Arsa” a causa delle forti pendenze dell’arteria e di una strettoia all’altezza di un viadotto ferroviario.
Da non sottovalutare anche la sicurezza dei residenti. In caso di necessità – sottolineano dal Comune di Sant’Arcangelo Trimonte – sono irraggiungibili dalle ambulanze se non percorrendo svariati chilometri di strade comunali.
Si tratta di una situazione di estremo disagio per le famiglie della zona. La richiesta immediata – conclude l’atto del sindaco Pisani – riguarda la realizzazione di una passerella provvisoria che dia la possibilità di attraversamento del fiume, anche a senso unico alternato, in attesa che si proceda ai lavori di riqualificazione del ponte e che tutto possa tornare alla normalità.