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San Marco dei Cavoti, da oggi nuova vita al museo degli orologi. In mostra 50 congegni a Palazzo Cavaniglia
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Un tempo della storia e della memoria che rivive e che viene simbolicamente scandito dai 50 orologi da torre custoditi nel museo allestito nelle sale del ristrutturato Palazzo Cavaniglia, di San Marco dei Cavoti, dove questa mattina c’è stata la cerimonia, con il taglio del nastro, di rilancio della struttura che contiene macchine del tempo risalenti anche al 1500 che hanno misurato i cicli e il ritmo della vita collettiva raccolti dal maestro orologiaio sammarchese Salvatore Ricci e acquistati dal Cnr nel 2000.
Presenti alla manifestazione il sindaco di San Marco dei Cavoti, Giovanni Rossi, il presidente del Cnr Luigi Nicolais, il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, diverse autorità locali, rappresentanti dell’Unisannio e del Conservatorio di Benevento.
L’evento ha suggellato anche la sottoscrizione di un accordo tra Cnr e Comune per un nuovo percorso di tutela, fruizione e valorizzazione del museo e del suo patrimonio, “con l’obiettivo – ha spiegato il primo cittadino Rossi – di incrementare il turismo, con l’impegno di arricchire continuamente la struttura con altri elementi”.
Oggi gli orologi da torre, oltre a testimoniare cultura, passato, progresso scientifico e evoluzione tecnologica la collezione, hanno il compito ancora più significativo di simboleggiare “un risultato positivo dell’azione sinergica tra enti di ricerca e istituzioni, spesso distanti” – ha sottolineato il presidente del Cnr, Luigi Nicolais durante il suo intervento – dichiarando che “sono state accelerate le procedure burocratiche per riaprire il museo, che ha riscosso l’interesse del Cnr perché “mette in mostra – ha evidenziato – la storia di una meccanica avanzata”.
“Questo museo è una nuova eccellenza del Sannio” – ha dichiarato il residente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, elogiando la sinergia istituzionale tra Comune e CNR che “ha portato – ha detto – ad un risultato così importante per il territorio sannita e che fu a lungo sollecitato e supportato dalla stessa Provincia”.
Le dichiarazioni nel servizio-video