ECONOMIA
Risparmio idrico in agricoltura e controllo idrogeologico, ora è possibile con i sensori in fibra ottica
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L’applicazione in agricoltura di una rete di sensori in fibra ottica per misurare l’umidità e la temperatura del suolo, finalizzato al risparmio idrico e al monitoraggio del dissesto idrogeologico e che ha come effetto ulteriore la protezione dell’ambiente e il riequilibrio delle falde acquifere.
E’ questo l’obiettivo, già in parte sperimentato del progetto SFORI (sensoristica in fibra ottica per il risparmio idrico) finanziato dal PSR Campania 2007/2013 – Misura 124 e presentato stamattina presso la sede dell’Apis in via Dei Longobardi a Benevento.
Si tratta di un modello di irrigazione intelligente e sostenibile che ha implicato la realizzazione di una filiera Sannio, essendo coinvolti in maniera sinergica, come prevede la Misura 124, enti pubblici e aziende, realtà produttiva e ricerca, come il CeRIct e l’ Unisannio, l’azienda agricola Pacelli di Puglianello, il Consorzio di bonifica “Sannio-Alifano”.
Il progetto ha visto, infine, la collaborazione della Camera di Commercio di Benevento, del Consorzio di bonifica “Destra del Sele” e dell’Ente Parco Taburno-Camposauro.
“E’ un progetto che ci ha permesso di aprire una finestra anche sul mondo dell’agricoltura”, ha dichiarato Mario Ascierto Della Ratta, vicepresidente dell’ Apis e membro dell’area tecnica del progetto SFORI.
“Si tratta di un primo passo verso il controllo costante del territorio grazie all’utilizzo di sensori in fibra ottica non invasivi e non interferenti con le onde elettromagnetiche che ha già dato un gorasso risultato in termini di risparmio idrico”, ha evidenziato il direttore generale del CerIct, Sergio Betti, che ha annunciato la presentazione di SFORI all’Expo di Milano.
Le dichiarazioni nel servizio video