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San Lorenzello: Antonio Cestari, vittima del dovere e fulgido esempio per le giovani generazioni

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“Il tempo non potrà cancellare dai nostri cuori, la tragedia di quel giorno. Ci è di conforto la speranza che il vostro sacrificio e quello degli altri come voi non sia stato vano”. Recitava così la lapide di via Schievano numero 2, a Milano, (incredibilmente presa di mira dai vandali nell’ aprile del 2005) in cui si verificò l’eccidio dei tre agenti di Polizia, Rocco Santoro, Michele Tatulli e dell’appuntato Laurentino Antonio Cestari, l’8 gennaio 1980, durante un giro di perlustrazione nella parte sud di Milano, dove i tre agenti in borghese, erano impegnati, con un’auto civetta.

L’attentato verrà poi rivendicato dalla Brigate Rosse, colonna Walter Alasia, che vollero dare il ‘benvenuto’ al generale Dalla Chiesa appena giunto in città. Più tardi le indagini stabiliranno che sulla Fiat 128 c’ erano Nicolò de Maria, Barbara Balzerani, Mario Moretti e Nicola Gianicola. Una lunga scia di sangue in quegli anni di piombo. Un lungo e spaventoso elenco di vittime innocenti, di attentati, di agguati.

Anni di tensione, di minacce, di paura e di dolore. Dolore per un evento drammatico che la cittadina di origine del giovane appuntato, non ha dimenticato e che nel 35° dell’anniversario della morte, ha voluto ricordare con una Santa Messa, celebrata dal parroco Michele Volpe nella Chiesa parrocchiale, ed un momento di raccoglimento presso la lapide dell’eroe, nella centralissima piazza ed egli dedicata, e ricavata da una pietra sita in un terreno della zona ove Cestari nacque il 1° giugno 1930.

L’eroe di San Lorenzello, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria di operatori della Polizia di Stato caduti per fatti di terrorismo dal presidente Ciampi il 24 settembre del 2004. La giornata commemorativa, promossa dal Comune d’intesa con la Questura di Benevento e l’Ente Culturale ‘N. Vigliotti’, è proseguita con un incontro, presso la Sala del Frantoio di Palazzo Massone, sul tema ‘Il Cittadino, strategie di sicurezza e Forze dell’Ordine’, al quale hanno aderito i Questori delle Province di Macerata, Benevento e Crotone.

Per il Sindaco di S. Lorenzello, Antimo Lavorgna, si è trattato di un atto dovuto ad un uomo che non voleva essere celebrato, ma ricordato. “Non è un caso che la piazza centrale del paese sia stata dedicata all’appuntato Antonio Cestari – ha proseguito il primo cittadino Laurentino – sacrificato per la Libertà, affinché resti sempre impresso nel cuore dei Laurentini, l’elevato senso di appartenenza al suo dovere. Nel solco dei valori messi a repentaglio da una nuova forma di terrorismo, quello della corruzione, il peggiore, che non sparge sangue ma disperde i valori. San Lorenzello non dimentica la Memoria di un uomo servitore dello Stato, la sua onestà e correttezza, ed rispetto dei valori democratici”.

E’ poi intervenuto il Consigliere dell’Ente Vigliotti, già Dirigente della Polizia di Stato, Raffaele Verrillo, che ha sottolineato come sia fondamentale ricercare con la scuola, l’immagine ideale del giovane sannita come Cestari, che parte a servire lo Stato per necessità o piacere, attraverso un tema, una foto, un prodotto artistico, un cortometraggio, affinché si conosca ed approfondisca la storia locale, le nostre radici. Per Verrillo, l’auspicio che la lapide commemorativa del valoroso Appuntato, caduto nell’adempimento del proprio dovere, possa distillare una storia d’amore per la propria terra, di legami profondi e silenzioso affetto.

Apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso dal Questore di Benevento, Antonio Borrelli, ed in particolare per la partecipazione delle Forze dell’Ordine nelle manifestazioni pubbliche, soprattutto per la presenza tra i giovani, che si palesa come una strategia di sicurezza. Solo investendo nei giovani – ha affermato il Questore – si può costruire sicurezza ed un futuro sano.

Sul tema della sicurezza è poi intervenuto il Questore di Macerata, il sannita Leucio Porto, che ha ricordato come essa sia un patrimonio da condividere con tutte le forze sane della società civile, in un particolare momento congiunturale che stiamo attraversando. Il coinvolgimento dei giovani, delle forze sociali e cittadine, deve fungere da fondamento per rinsaldare la società civile, educando alla Cultura della legalità al fine di garantire una sicurezza partecipata.

Gli fa eco, il Questore di Crotone, il laurentino Luigi Botte affermando che la partecipazione attiva dei giovani sul tema della sicurezza è indispensabile e deve avvenire attraverso l’informazione, del dibattito, del confronto, purché non siano basati sulla delega ma fondati sull’impegno diretto con attenzione ai diritti democratici. Il cittadino percepisce insicurezza e stati d’ansia, basti pensare alla soppressione di un ufficio postale, un presidio ospedaliero, alla perdita di un lavoro o di occupazione precaria. Siamo di fronte ad un’angoscia indefinita, ha spiegato Botte.

La cronaca quotidiana ci pone di fronte all’irreversibilità della crisi che stiamo vivendo, sotto il profilo della sicurezza pubblica, più cupo degli ‘anni di piombo’, caratterizzati dall’esigenza particolare del cittadino alla sopravvivenza e dalla divergenza tra reato e pena, come una sorta di indulto giornaliero.

“Il malaffare – ha concluso il Questore Botte – è come una malattia di fronte alla quale, l’azione del chirurgo è importante, ma non risolutivo se all’intervento non segue una terapia adeguata, una vita sana. Tutte le forze di polizia e la società civile occorre che operino in sinergia, per garantire certezza della pena ed efficienza dei servizi”.

Nel corso dell’incontro, è stata annunciata l’istituzione di un Concorso in Memoria di Antonio Cestari, che vedrà protagoniste le Scuole del comprensorio telesino con una cerimonia, in programma per la fine dell’anno scolastico. Gli alunni saranno coinvolti nello studio ed approfondimento della storia contemporanea al fine di trasmettere la memoria della storia italiana e locale, la cultura della Legalità, la riscoperta dei buoni sentimenti, individuando l’istituzione scolastica come presidi di civiltà.

Tra i presenti, la Dirigente del Commissariato di Polizia di Telese Terme, Giuseppina Consales, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita, Capitano Alfredo Zerella, i membri dell’Associazioni Nazionali Polizia di Stato – sezione di Benevento e Telese Terme, l’Associazione Nazionale Forestali di Benevento, Finanzieri – sezione di Amorosi e dei Carabinieri – sezione di Telese.

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