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La questione petrolio arriva al Consiglio regionale, Abbate (PD): “Per tutelare il Sannio bisogna approvare il Pear”
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“Le ricerche petrolifere conquistano improvvisamente l’attenzione del Consiglio regionale, dopo gli appelli e le sollecitazioni che sono arrivati dal PD”. Così il consigliere regionale Giulia Abbate commenta la discussione nell’assise regionale della questione relativa alla ricerca degli idrocarburi nel Sannio.
“In particolare – aggiunge la nota – insieme con il consigliere Rosetta D’Amelio, espressioni del Sannio e dell’Irpinia, da tempo abbiamo chiesto chiarimenti sull’azione opaca condotta dalla Giunta Caldoro. Questo pomeriggio, il presidente Foglia ha portato in aula un ordine del giorno, votato anche da tutti i cosiglieri del PD, dove si manifesta la volontà di difendere il territorio campano e valorizzarne le eccellenze. Proposizioni condivisibili, ma assolutamente generiche, che rendono questo atto del tutto insufficiente.
Con una singolare interpretazione del regolamento consiliare – attacca Abbate – Foglia ha impedito qualsiasi interventi in merito, che avrebbero migliorato il testo della maggioranza. Di conseguenza, abbiamo presentato una mozione d’impegno, firmata e condivisa da tutto il gruppo PD, che colma le lacune di quello approvato.
“Mi riservo – aggiunge Abbate, presidente della Commissione Trasparenza – di chiedere la convocazione di un consiglio regionale monotematico, vista la gravità della situazione e l’urgenza degli interventi necessari. Tra questi c’è anzitutto l’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), che può dire chiaramente cosa si può fare e dove si può fare.
Fino ad oggi la Giunta Caldoro – prosegue il consigliere sannita – è stata molto evasiva rispetto a questo tema. Salvo scoprirlo ora con un sospetto tempismo elettoralistico. Ricordo che a ferragosto è spuntata sul Burc una delibera del Settore Attività produttive e Sviluppo dove si escludeva persino la necessità di assoggettare a procedura VIA le ricerche petrolifere.
Dalla maggioranza fino ad oggi – conclude la nota -sono arrivati segnali molto flebili in tal senso, che non hanno posto alcun argine alla devastazione in atto nell’Appennino campano. Se la volontà di agire è reale, noi invitiamo con urgenza ad approvare il Pear e a dire con chiarezza no a questo genere di iniziative nel Sannio e nell’Irpinia, dando risposta alla chiara volontà espressa dai cittadini e dalle istituzioni locali”.