CULTURA
La voce si fa vista con la mostra “Sensoltre”: al via il percorso multisensoriale a Palazzo Paolo V
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Benda agli occhi, uno smartphone e cuffie con musica e voce che guida alla scoperta tattile delle pittosculture intagliate e in rilievo realizzate da Giovanni Pedote con legno bruciato, tessuto, sabbia terracotta e pennellate di colore: inizia così per i vedenti un percorso multisensoriale che consente di fruire di 10 quadri quadri come ne fruirebbero i non vedenti.
E’ la mostra “Sensoltre” allestita, nell’ambito della XXXV edizione di Città Spettacolo, a Palazzo Paolo V da Informatici Senza Frontiere, la onlus in prima linea per ridurre il digital divide in Italia e nel mondo, in collaborazione con l’Associazione Italiana Ciechi e visitabile gratuitamente dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21 da oggi al 14 settembre prossimo.
Nata a Bari lo scorso dicembre, l’iniziativa è diventata itinerante facendo la sua prima tappa a Benevento ed è stata accolta subito dalla direzione artistica di “Città Spettacolo” e dal Comune di Benevento, “che – come ha evidenziato l’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio durante la cerimonia di apertura – da qualche anno si è posto l’obiettivo di rendere accessibile l’arte e la cultura a tutti superando le barriere architettoniche”.
“Un città d’arte è tale se l’arte è accessibile a tutti” – ha dichiarato l’assessore comunale alla Cultura di Benevento, Raffaele Del Vecchio, che ha evidenziato il duplice obiettivo dell’iniziativa: “Rendere accessibile l’arte ai non vedenti e dare la possibilità ai vedenti di capire come si vive al buio”. “Città Spettacolo già da qualche anno prova ad aprirsi a disabili e ai non vedenti – ha aggiunto Del Vecchio che ha ricordato l’esperienza in alcune passate edizioni dell’audiolibro e di uno spettacolo teatrale completamente al buio”.
Arte musica e tecnologia si fondono in uno stesso momento creando l’opportunità di andare oltre il senso della vista per sviluppare percezioni e sensazioni profonde che aprono orizzonti nuovi verso la comprensione non solo del disagio che vivono quotidianamente i non vedenti ma soprattutto dell’altissima potenzialità e versatilità di cui è dotato chi vive questo tipo tipo di disabilità.
Si scopre che l’essere cosiddetti normodotati è un concetto relativo, la cui efficacia decade nel momento stesso in cui viene meno anche solo per un tempo piccolo quell’abilità, in questo caso la vista, con cui ci imponiamo al mondo e ci scopriamo fragili e in difficoltà.
L’auspicio della presidente beneventana dell’Associazione Italiana Ciechi Masotta è che “questa mostra sia da stimolo a a capre cosa si prova vivendo al buio”. Arrivato in ritardo alla cerimonia d’apertura per riorganizzare a causa del maltempo le location degli eventi programmati per il prossimo week-end, il direttore artistico della XXXV edizione di “Città Spettacolo”, Giulio Baffi ha dichiarato che “la mostra ci apre orizzonti diversi, impone la necessità di interrogativi e ci induce a riflettere sui problemi di sistemazione degli eventi culturali”.
La scelta della sala al primo piano presso Palazzo Paolo V non rappresenta secondo gli organizzatori un problema per l’accesso ai disabili in carrozzella: ne è stata valutata l’adeguatezza dagli operatori di Informatici Senza Frontiere, Italiabur e Italiaccessibile. Sarà possibile accedervi anche tramite l’utilizzo dell’ascensore interno.