POLITICA
Provinciali, Ricci a Mino Izzo: “Stai sereno”
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Il candidato del Pd alla presidenza della Provincia, Claudio Ricci, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Non ho intenzione di polemizzare con il senatore Mino Izzo, persona che stimo molto e alla quale sono legato da antica amicizia, al di là degli schieramenti politici che ci contrappongono.
Tuttavia, ritengo utile e doveroso un chiarimento. Non è mio costume fare dichiarazioni ‘roboanti’, come egli le ha definite. Mi sono limitato a esprimere constatazioni che ritengo essere obiettive e difficilmente confutabili.
E’ una constatazione obiettiva, infatti, che il cosiddetto ‘movimento dei sindaci’ (è strana anche questa definizione dei sindaci che mi contrappongono, come se io e i tanti sindaci che mi sostengono fossimo dei commissari prefettizi!), che veniva presentato come un movimento localistico, di territorio, soprattutto slegato dai partiti, sia poi sfociato nel rito più becero e caratteristico della vecchia partitocrazia che è, appunto, ‘l’interpartitico’.
Avevamo ascoltato alcuni colleghi che sostengono Nista tuonare contro i partiti e, soprattutto, contro alcuni autorevoli rappresentanti di essi, mentre abbiamo poi dovuto constatare che il loro gioco, di fatto, è stato affidato proprio ai partiti e ai loro numerosi coordinatori.
Nessuno può negare che ciò assomigli a una beffa. Questa è una verità che io ho evidenziato; così come una verità incontestabile, e non una ‘roboante’ affermazione, è che questi sindaci con la loro azione autonoma, hanno, di fatto, svuotato Forza Italia come partito, nel senso che buona parte dei sindaci ‘movimentisti’ provengono proprio da quel partito. Come si fa a contestare ciò?
Avevo anche dichiarato alla stampa che il Pd da tutto questo non è stato intaccato, nel senso che nessun pezzo del Pd è trasmigrato altrove. Si può contestare questo? E ancora si può contestare che, al momento, il Pd sta avendo il consenso di amministratori che non sono organici al Pd?
Per quanto riguarda i miei timori di vittoria, sinceramente, ribadisco che non ne ho! Sono sicuro che il risultato del 12 ottobre ci darà ragione e, soprattutto, premierà la strategia autenticamente inclusiva che io e il Pd stiamo perseguendo.
Se proprio un timore, o meglio, una preoccupazione ho, è quella di avere contezza della complessità dei problemi che mi attendono. Pertanto, con amicizia e affetto, al senatore Izzo dico: “Mino, stai sereno”.