Titerno
Cusano Mutri, Frongillo scrive ad Alfano e punta il dito contro l’amministrazione comunale
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Pasquale Frongillo, sindaco uscente e adesso capogruppo di minoranza, ha scritto al Ministro dell’Interno Angelino Alfano e al Prefetto di Benevento, affinché intervengano per fermare, come scrive in una nota, “la palese azione persecutoria attuata sotto varie forme nei suoi confronti da parte del sindaco Giuseppe Maria Maturo e della sua maggioranza”.
Il sindaco Maturo e i suoi – spiega nella nota – si sono addirittura spinti alla formale contestazione, al capogruppo di minoranza Pasquale Frongillo, della intervenuta condizione di incompatibilità dovuta a “lite pendente”, “in quanto egli parte di un procedimento civile od amministrativo rispettivamente con il Comune ……….”.
La “lite”, se così si può chiamare, poggia su fatto che Pasquale Frongillo, quale candidato alla carica di Sindaco alle ultime consultazioni elettorali del 25-26 maggio 2014, in data 10 giugno 2014 ha proposto ricorso al TAR della Campania, sezione di Napoli, per chiedere l’annullamento per presunte gravi irregolarità: del risultato elettorale delle elezioni svolte per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale del Comune di Cusano Mutri tenutesi nei giorni 25 e 26 maggio 2014; del verbale di proclamazione degli eletti; del verbale delle operazioni dell’adunanza dei Presidenti delle sezioni; del verbale delle operazioni delle sezioni 1, 4, 5 e 6; di ogni atto presupposto connesso e conseguente.
Frongillo – prosegue il comunicato – sottolinea l’assurdità della condizione di incompatibilità contestatagli e la definisce a dir poco sconcertante, in quanto egli, espressione e rappresentante di una minoranza politica di Cusano Mutri, ha agito nell’interesse di quest’ultima, che gli ha conferito il mandato elettorale e, quindi, come previsto dal 3° comma dell’art. 63 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (TUEL), la condizione di incompatibilità non sussiste.
“Pertanto – aggiunge Frongillo – l’eventuale adozione del provvedimento di decadenza da parte del Consiglio Comunale nei miei confronti sarebbe palesemente illegittima, in quanto non ne sussistono i presupposti e lo stesso provvedimento si configurerebbe come vera e propria azione ritorsiva nei confronti del rappresentante della minoranza, ossia del sottoscritto”, con l’evidente scopo di escludermi dalla vita politica del Comune di Cusano Mutri.
Il consenso da me ricevuto dal 46% circa degli elettori è espressione della volontà dei cittadini e tale volontà va tutelata e salvaguardata.”