Cittadini
Erba, siringhe e degrado. L’esasperazione dei residenti di via Lungosabato Bacchelli: “Siamo abbandonati a noi stessi”
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Erba che cresce incontrollata a due passi dalle abitazioni, siringhe nascoste tra la vegetazione e sui gradoni di quello che sarebbe dovuto essere un teatro. La scena, l’ennesima, che siamo costretti a raccontarvi riguarda via Lungosabato Bacchelli e via Iandoli, a Benevento.
Dopo la segnalazione di un nostro web spettatore, residente nel quartiere ed esasperato dalla situazione, abbiamo deciso di raccontare nuovamente il degrado dell’area.
Era il luglio del 2012, infatti, quando Ntr24 si era interessata di questa sponda del Lungosabato. All’epoca raccogliemmo le testimonianze di alcuni residenti che lamentavano la presenza di animali, il cattivo odore che proveniva dalle fogne e, soprattutto, il totale abbandono da parte delle istituzioni. A distanza di due anni le preoccupazioni sono identiche.
Il cittadino che ci ha contattato lamenta, infatti, l’assenza dell’amministrazione: “Sono costretto a pulire, da solo, spazi che sono comunali. Lo faccio perché altrimenti gli animali e l’erba arrivano fino nelle stanze”.
Non solo. Con l’arrivo dell’estate e l’erba che diventa secca, c’è anche il rischio degli incendi: “E’ capitato già una volta che le fiamme arrivassero vicino la finestra del primo piano”.
Poco distante, nell’area che in fase progettuale sarebbe dovuta diventare un luogo di cultura e socializzazione, troviamo siringhe, vetri infranti e un degrado dilagante. La sera, inoltre, l’area diventa anche un luogo di ritrovo per i tossicodipendenti.
Mentre stiamo per andare via, raccogliamo anche la richiesta di alcuni ragazzini del quartiere. Ci chiedono di riportare alle istituzioni il loro desiderio: “Vorremmo un campo da calcetto”.
Lo spazio, effettivamente, non manca e potrebbe essere un modo per riqualificare l’area. Ci portano nello spiazzale, invaso dall’erba, dove vorrebbero il loro “stadio” e ci dicono anche che sarebbe una cosa giusta da fare, così si potrebbero chiudere anche i due pozzi nascosti tra le piante.
“Li abbiamo chiusi noi con la rete – ci racconta un ragazzo – l’altra volta ci stavo cadendo dentro. L’altro – aggiunge – è nascosto dai cespugli, ma ormai sappiamo dov’è e non ci andiamo più a giocare”.
Attraverso la nostra web tv rilanciamo la richiesta dei piccoli residenti affinché il loro sogno possa avverarsi.