Associazioni
Raccolta rifiuti nelle contrade, Rapuano: “Adesso basta, consegneremo le nostre tessere elettorali”
Ascolta la lettura dell'articolo
“Il 3 febbraio è partito il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti nelle contrade. Nonostante le tantissime perplessità, abbiamo voluto aspettare con pazienza il periodo di prova chiesto da ASIA S.p.a. Il 3 maggio tale periodo è scaduto e il bilancio che da cittadini ci sentiamo di fare è tutt’altro che positivo.” A scrivere è Fabio Rapuano, presidente di “Una voce per la contrada” in un comunicato stampa.
“La decisione aziendale – continua il presidente – è stata quella di investire 750000 euro dei nostri soldi per comperare degli scarrellati che hanno una capacità del tutto insufficiente per contenere i rifiuti delle nostre contrade. Fu questa la prima obiezione che io stesso feci quando il progetto fu presentato, ma il Presidente dell’azienda fu in completo disaccordo con quanto da me asserito. In questi mesi abbiamo assistito ad un via vai continuo di lambrette aziendali per portare via i rifiuti che venivano ammassati a terra non essendoci spazio all’interno degli scarrellati.
Uno scempio per i passanti ma soprattutto per coloro che abitano nei pressi di queste “ecodiscariche”. In questi mesi abbiamo chiesto ed avuto vari incontri con il sindaco e con il direttore di ASIA S.p.a. ai quali abbiamo rappresentato fermamente i disagi causati da tale sistema ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto una risposta, eppure ciò che chiediamo è legittimo: “vogliamo conoscere qual è lo sconto che il comune riconosce per gli ecopunti ( la legge nazionale prevede un minimo del 60%) e qual è lo sconto riconoscibile con il ritiro dei rifiuti”.
Sapevamo che la macchina politica si muovesse con una certa lentezza, ma che l’amministrazione comunale di Benevento fosse passata a miglior vita questo non lo sapevamo. 435 firme sono rimaste inascoltate. Il sindaco evidentemente considera di serie B i firmatari, coloro i quali vogliono sapere i ritorni economici prima di accettare un sistema. Non ci sentiamo assolutamente di serie B e se entro il 25 maggio non avremo una risposta, consegneremo le nostre schede elettorali perché non abbiamo più voglia di delegare individui che poi non ascoltano più la nostra voce; siamo profondamente delusi.
Il presidente di Asia ha fatto delle scelte inadeguate, può succedere! Adesso ci troviamo con quasi un milione di euro in meno e con delle attrezzature che, per le nostre contrade, non servono a nulla visto che i rifiuti continuano ad essere portati via con gli stessi mezzi di prima. Errare humanum est dicevano i nostri antenati e siamo tutti d’accordo ma aggiungevano che perseverare autem diabolicum. In qualsiasi paese civile quando un dirigente aziendale fa delle scelte sbagliate che comportano uno spreco, viene invitato a dimettersi e se non lo fa gli viene tolto il mandato. Noi vogliamo appartenere ad un paese civile.”