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Terra dei fuochi: “Le zone a rischio inquinamento sono solo il 2%”
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Per il Governo la Terra dei Fuochi sembra quasi non esistere. Su un totale di 1.076 chilometri quadri, l’area dei 57 comuni prioritari ricompresi nella cosidetta Terra dei fuochi in Campania, le aree ritenute sospette sono il 2% del totale. Vale a dire 21,5 kmq.
Sono stati inoltre individuati 51 siti per i quali risulta necessario che siano proposte in via prioritaria misure di salvaguardia per garantire al sicurezza della produzione agroalimentare, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.
Sono i dati, forse inaspettati per il sentire comune, forniti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi e relativi a uno studio compiuto dal ministero delle Politiche agricole. Ad darne notizia è stato il neo ministro Martina, che ha presentato la mappatura dei terreni disposta in seguito all’approvazione del Dl n.136 del 2013 per fronteggiare l’emergenza ambientale in questa data zona della Campania.
L’indagine è stata presentata a Palazzo Chigi, alla presenza anche del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e del presidente della regione Campania, Stefano Caldoro.
Ricordiamo che sul fronte sanitario è già stato approvato uno screening di massa per le popolazioni di questi territori della Campania grazie ad uno stanziamento di circa 50 milioni di euro.