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SiNaPPe, meno conflittualità all’interno del carcere di Capodimonte con la vigilanza dinamica
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“La vigilanza dinamica è stata sperimentata da noi sin dal 2012 e ora sta entrando nella fase di sedimentazione”. E’ quanto ha dichiarato la direttrice della Casa Circondariale di Benevento, Maria Lusia Palma, durante il convegno su “La vigilanza dinamica e la polizia penitenziaria”, organizzata dal Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria.
Una sperimentazione che diventa realtà, mettendo a regime la videosorveglianza e applicando la normativa attuale sulle ore di libertà dei detenuti. Otto ore al di fuori della cella controllati a distanza dalle videocamere e da una ronda formata da tre poliziotti: Sarà una sorta di premio per i detenuti che abbiano avuto una certa condotta ma che soprattutto abbiano instaurato una sorta di patto con la l’amministrazione penitenziaria. Gli effetti più immediati della nuova tecnica di controllo che entrerà a pieno regime entro la metà del 2015 si ravvisano nella minore conflittualità tra guardia penitenziaria e detenuto.
Non è certo una soluzione del sovraffollamento che sconta anche il carcere di Capodimonte, ma sicuramente “si va verso una maggiore dignità del corpo di polizia penitenziaria cui bisogna essere grati per la grande collaborazione e l’umana solidarietà che mostrano di avere nello svolgere il proprio lavoro spesso non compensato da un congruo corrispettivo economico”.
E’ quanto sottolineato dall’europarlamentare, Clemente Mastella, che ha evidenziato la necessità di misure alternative alla restrizione carceraria per affrontare il problema annoso del sovraffollamento per la quale l’Italia ha avuto sanzioni dall’Europa.
L’ex ministro della Giustizia ha auspicato che al più presto emergano le lacune e le colpe del legislatore, impegnandosi al massimo per ottenere tale obiettivo. L’occasione utile sarà proprio la visita nelle carceri italiane dal 26 al 28 marzo prossimi.