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La Camusso (Cgil) agli studenti: “Andare all’estero non deve essere un obbligo”
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Liceo Classico P. Giannone
Studenti: Nicola Simeone, Carlo Zotti, Noemi Russo, Maria Girardi, Federica Infantino
Docente di progetto: Caterina Conti
Tutor ntr24: Erika Farese
Avvolta nella nebbia di Benevento Susanna Camusso, Segretario della Cgil, arriva a Villa dei Papi, per un incontro organizzato dal Liceo Classico P. Giannone. Tema del convegno era il lavoro e le prospettive future per i giovani del Sannio. Ad attenderla tantissimi studenti desiderosi di ascoltare le parole del Segretario della Cgil e di porgerle domande sulle prospettive di lavoro alla luce della crisi economica che il nostro Paese sta attraversando e sul futuro dei giovani che sempre più spesso sono costretti ad emigrare all’estero per la ricerca del lavoro.
Accanto alla Camusso, al tavolo dei relatori anche il professore Ciervo, la dirigente del Giannone Norma Pedicini, il Segretario provinciale della Cgil, Rosita Galdiero, i professori Marotta e Del Prete dell’Università del Sannio.
Tra i vari interventi, la dirigente scolastica Norma Pedicini ha rivolto un appello affinchè il patrimonio di conoscenza dei giovani che si sono formati al Sud non vada disperso, ribadendo come sia necessario ripartire dal Meridione, attraverso un cambiamento possibile. Un pensiero quello della Pedicini che si pone in contrasto con le numerose testimonianze di ex giannoniani ascoltate dagli studenti nel corso dell’anno che consigliavano, secondo la loro esperienza, di cercare maggiori opportunità fuori dal Sannio.
Con parole aspre ma realistiche, la Camusso ha delineato la situazione lavorativa italiana. “Il lavoro c’è ma non basta per tutti”: ha dichiarato il Segretario della Cgil spiegando come ci sia tanto lavoro da creare negli ambiti più disparati e ha portato come esempio gli investimenti nella cultura, sottolineando come “un Paese che taglia sulla cultura è un Paese che taglia la democrazia”, riprendendo le parole della dirigente del Giannone che aveva affermato come la scuola “non deve essere considerata una zavorra, ma una risorsa da cui partire per cambiare il Paese”.
Spazio poi alle domande dei giovani studenti. Tra le tante che le sono state rivolte, spicca un intervento in merito alla tecnologia, vista come un fattore negativo per l’occupazione, in quanto potrebbe togliere forza lavoro. Una considerazione vera solo in parte per la Camusso, poiché la tecnologia apre le porte a nuove professioni.
Infine il Segretario ha rimarcato più volte alcuni concetti: trasparenza, uguaglianza, solidarietà, impegno per un progetto comune. Elementi che al momento mancano in Italia e che impediscono lo sviluppo del nostro Paese, correndo il rischio di un pericoloso regresso.