ECONOMIA
Coldiretti, secondo posto alla Campania per specialità regionali. Tra le new entry la salsiccia di Castelpoto
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Italia terra del ben mangiare. Lo sanno bene i turisti. Secondo un’indagine della Coldiretti per più di un terzo degli italiani il successo della vacanza dipende proprio dalla qualità del cibo, che batte anche le visite ai musei e lo shopping. E’ questo il motivo per cui l’Italia è leader mondiale indiscusso nel turismo enogastronomico, con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri, per mangiare nei ristoranti italiani, ma anche per l’acquisto di prodotti tipici. Il cibo è quindi il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy.
Chi viaggia per l’Italia può degustrare ben 4698 le specialità alimentari che sono state ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Un numero record, che emerge da una analisi della Coldiretti sul censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni nel 2013.
La Campania con 387 specialità sale sul podio, con un secondo posto, per numero di prodotti alimentari tradizionali censiti. A prevalere tra le specialità regionali, spesso salvate grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni, sono i diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da verdure fresche e lavorate, insaccati di diverso genere, formaggi, bevande tra analcoliche, liquori e distillati.
Nell’elenco 2013, troviamo numerose new entry. Tra queste anche una specialità tipica della provincia di Benevento: la salsiccia rossa di Castelpoto . Nel piccolo paese immerso nella valle vitulanese a 10 km da Benevento viene prodotto questo insaccato tipico realizzato con la carne di maiale ”sopranno”, cioè superiore ai dodici mesi di età, più l’aggiunta del peperone dolce e piccante che conferiscono il caratteristico colore rosso, ed altri aromi naturali. Ovviamente la ricetta completa è segreta: ogni produttore la custodisce gelosamente e la tramanda di generazione in generazione.
La crisi cambia le priorità in vacanza con più di un italiano si quattro (26 per cento) che al rientro sceglie i prodotti agroalimentari tipici del territorio come souvenir anche se una maggioranza del 45 per cento anche per risparmiare non ha acquistato nulla. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ipr marketing relativi all’estate 2013 nel sottolineare che l’11 per cento acquista invece oggetti artigianali (ceramiche, tessuti, lavorazioni in legno) mentre gadget, magliette e cartoline interessano il 7 per cento degli italiani.
Nell’estate 2013 – sottolinea Coldiretti – sono i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve a vincere su tutte le altre offerte. Questo vale per gli italiani ma soprattutto per gli stranieri poiche’ – continua Coldiretti – la visita in Italia garantisce la possibilità di fare acquisti convenienti prodotti di grande fama all’estero dove spesso sono però commercializzati a prezzi molto più elevati con il rischio inoltre di imbattersi in falsi ed imitazioni di minore qualità.
Ma la scelta del souvenir gastronomico aiuta anche a sopportare meglio lo stress da rientro poiche’ la rievocazione di abitudini legate alle vacanze, a partire dall’alimentazione, puo’ contribuire a rendere piu’ soft il ritorno al lavoro mentre – precisa Coldiretti – lasciarle di colpo nella ripresa della quotidianita’ puo’ provocare stress da rientro che si manifesta con ansia, cattivo umore, insonnia e mal di testa.