Luzzano di Moiano: calcio a 5, concluso il IV Memorial “Nicola Amoriello”

Momenti di pura emozione quelli vissuti sui bordi delle piscine del Villa Verde Eventi a Luzzano di Moiano in occasione delle premiazioni per il IV Memorial “Nicola Amoriello”.

Emozioni alla lettura di un pensiero rivolto agli organizzatori e ai partecipanti da parte dei familiari del compianto Nicola: “La vita ha il significato di sempre. Il filo non è spezzato. Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vista? Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino”.

Premiate le compagini che hanno avuto la meglio, sulle altre partecipanti al torneo di calcio a 5: per la categoria PULCINI i Royal, vincitori con il risultato di 5-4 sui Gialli; Per i GIOVANISSIMI, gli Azzurri si sono imposti sui Neri con un netto 9-3; la finale delle DONNE ha visto prevalere le Free Lovers con il punteggio di 7-2 sulla squadra I Cavalli.

Momenti di vera battaglia nella finale UOMINI, la squadra Made in Sud l’ha spuntata sui Bravi Ragazzi con un 9-6: avvincente e a tratti spettacolare il match di chiusura della manifestazione.

Ringraziamenti per lo staff organizzativo e per le persone che al di fuori dello staff si sono rese disponibili per la buona riuscita del torneo con ogni tipo di aiuto nel contesto sportivo e d in quello sociale.

Inoltre, un ringraziamento particolare va agli arbitri il cui compito non è stato semplice nel gestire le tante partite in calendario, grazie a Raffaele Colosimo e a Giuseppe Sarappa che hanno sottratto tempo alle loro attività quotidiane per arbitrare i match di questo evento.

Di seguito il messaggio finale degli organizzatori:

“Quando giungi al termine di ogni edizione, sembra che il tempo si sia fermato, infatti, arrivati al quarto anno consecutivo di questa manifestazione non solo di sport, ma soprattutto di ricreazione e di amicizia, il ricordo dell’Amico Nicola è sempre più vivo che mai.

Non è facile ogni anno organizzarsi soprattutto nel gestire i più piccoli che con tanta passione e dedizione hanno dato vita a partite avvincenti, anche durante le ore più calde della giornata, divertendosi e facendo divertire. In realtà sono proprio le cose più semplici oggi giorno a darci le soddisfazioni migliori, proprio negli occhi di questi bambini ritroviamo e riscopriamo il senso della vita vera, che oramai sembra smarrita e nascosta nel caos quotidiano.

Abbiamo forse smarrito il senso della genuinità delle cose, stiamo imparando cose difficili, non abbiamo il senso della misura, vogliamo andare oltre, ma non ci accorgiamo che tutto fugge e ci scappa di mano, aprendo il vuoto attorno a noi. Lo spirito di iniziativa che ha caratterizzato alcuni degli organizzatori ha fatto si che questo vuoto non sia incolmabile e che c’è speranza in un futuro diverso, un futuro che ci faccia apprezzare le cose più semplici e genuine, tale da tamponare quel senso di vuoto.

Non a caso l’anno scorso ci siamo lasciati con l’impegno di organizzare questa competizione con una nuova energia, facendo capire ai membri del contesto sportivo di essere allo stesso tempo persone di una comunità civile, invitandoli, ad avere un comportamento corretto e a rispettare tutti, non solo nel rettangolo verde di gioco.

E’ vero, l’agone sportivo ci fa dimenticare che dall’altra parte ci sono delle persone come noi, ma pensiamo che in fondo sia normale durante una partita assumere un atteggiamento di dominio, altrimenti quel divertimento e quella sana competizione non hanno ragion d’essere. Comunque alla fine di ogni partita ci siamo stretti la mano come a voler significare che l’amicizia rimane e che non si deve fermare al contesto sportivo ma continuare nel vivere quotidiano per darci un valido aiuto materiale qualora possibile, ma soprattutto, un supporto morale per affrontare qualsivoglia tipo di difficoltà.

Ecco quello che ci resta al termine di ogni vicenda della vita che sia positiva o negativa è l’amicizia, sapendo che un giorno si può contare su persone che ti stiano vicine, forse questa dovrebbe essere la sicurezza maggiore, rispetto all’egoismo e all’invidia che ci portano a diventare delle persone sole e senza alcun senso.

Non lasciamo soli chi si è perduto nel sentiero dell’orgoglio, dell’egoismo e dell’indifferenza; portiamoli con noi ed invitiamoli a cambiare strada, a percorrere quella via che ci porta alla solidarietà, alla comunione e all’altruismo.

L’amico Nicola ci invita proprio a questo, al valore dell’amicizia che in sé racchiude questi nobili valori. I valori che lo hanno sempre contraddistinto. Nicola amava un ambiente sano scevro da compromessi e preconcetti, teneva alle cose semplici e genuine, bastava poco per renderlo felice e soddisfatto, era sufficiente una partita di calcetto con i suoi amici, una camminata in montagna, accudire i suoi animali, tutto questo bastava per dare un senso alla sue giornate.

Noi abbiamo cercato, con questo torneo, di dargli qualche soddisfazione, proprio quella maglia n.11 che gli amici Alfonso e Roby hanno scelto per ogni atleta, ha voluto significare la tua passione non solo al gioco del calcio quando piuttosto ad un “ruolo”, quella vecchia ala sinistra che lungo la linea della fallo laterale, corre e copre chilometri e noi al centro dell’area di rigore abbiamo aspettato, e aspetteremo anche per il futuro, il cross migliore per segnare e poi venirti incontro ed abbracciarti come un tempo”.