POLITICA
Il 10 marzo al voto. Bello: “Pronto a candidarmi, se il partito me lo chiede”
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Nel Sannio l’Api c’è. Anche se forse in pochi conoscono il volto di Bruno Tabacci. Ma gli esiti delle primarie di centrosinistra vedono registrare a Benevento, con il 14% dei voti, il miglior risultato nazionale per lui. Un dato in controtendenza con il dato nazione dove il candidato Api non supera il l’1,4%. E pensate che Tabacci nel Sannio non era nemmeno venuto durante la campagna per le primarie, bloccato da Bruno Vespa a Porta a Porta.
Se pochi dubbi c’erano sulla vittoria di Bersani e sul suo ballottaggio con Renzi, il dato dell’Api nel Sannio è sorprendente. O forse no, se si pensa al lavoro fatto da Gianvito Bello in questi anni e al buon seguito del partito di Alleanza per l’Italia a Benevento. Proprio il leader dell’api sannita, in un’intervista, esprime tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto.
“Sono davvero molto soddisfatto dal dato che Tabacci, Presidente del nostro partito, ha conseguito a Benevento e nel Sannio, pari a circa il 14% che conferma ancora una volta il miglior risultato della nostra provincia in Italia. Abbiamo vinto in 10 comuni del Sannio, quali Limatola, Bonea, Buonalbergo, Castelvenere, Ceppaloni, Campolattaro, Pago Veiano, Pontelandolfo, Puglianello, San Nicola Manfredi, con Limatola quasi all’80% che si conferma anch’esso primo Comune dell’API in Italia.
Anche il risultato di Benevento città è estremamente positivo perché, nonostante qualche defezione avuta dal partito negli ultimi mesi, le nuove adesioni hanno consentito unitamente al nucleo storico di migliorare il dato ottenendo circa il 14% anche nel capoluogo. Le primarie hanno rappresentato un importante appuntamento per il centro sinistra in Italia e nel Sannio. Infatti l’ampia partecipazione dei cittadini rappresenta un segnale di fiducia e speranza in un momento molto delicato di crisi economica e finanziaria per le imprese e le famiglie. Dall’altra parte le primarie hanno consolidato l’alleanza politica del centro sinistra che si presenterà tra qualche mesi agli elettori e nel Sannio il nostro contributo di riformisti laici e moderati risulta determinante per i prossimi appuntamenti elettorali, così come lo è stato sempre in occasione delle elezioni del Comune capoluogo e della Provincia.”
Con quasi 3mila voti nel Sannio, Tabacci è il terzo candidato più votato delle primarie. Superando anche Vendola. Vittoria in 10 paesi del Sannio, con Limatola che si conferma primo comune Api in Italia.
Numeri che pesano in vista di future alleanze?
“Anche questa volta abbiamo dimostrato così come è stato sempre che senza di noi, la parte riformista e socialista, il centrisinistra non vince.”
Dopo il risultato ottenuto da Tabacci nel Sannio, pensa che il PD sarà costretto a rivedere alcune posizioni assunte nei confronti della sua persona e del suo partito?
“Il partito democratico già si è ricreduto. Ha avviato nei nostri confronti un’inutile competizione, ma noi non ci sentiamo in competizione con il PD. Ma come abbiamo dimostrato con le primarie, che per noi non sono state una prova di forza, ma una prova importante, per dire non solo ci siamo, ma che vogliamo anche continuare nel grande progetto del centrosinistra.”
Un pacchetto di voti, compatti, che in vista del ballottaggio tutto PD tra Bersani e Renzi, diventano importanti. L’Api sceglierà di seguire l’accordo nazionale tra i leader dei due partiti, Bersani e Rutelli, oppure potrebbe essere l’occasione di togliersi qualche sassolino, visto le passate tensioni, convogliando i voti su Renzi.
Chi voterà l’Api al ballottaggio, Renzi o Bersani?
“Domani ci sarà una riunione a livello nazionale dei coordinantori regionali dei comitato per Tabacci, dove faremo una valutazione per decidere chi appoggiare”.
Gianvito Bello lei pensa di candidarsi alle elezioni politiche?
“Se Rutelli e Tabacci mi chiederanno di essere presente, io sarò ancora una volta pronto per ridare il 10 marzo all’Italia un governo politico.”
Erika Farese